«Impianto di Santa Maria da depotenziare»

L’idea degli industriali: prevedere un altro sito
25 giugno 2008 - and.ferr.
Fonte: Il Mattino

«Un inceneritore a Santa Maria la Fossa e un altro ad Acerra, in pratica a due chilometri di distanza dal confine con la nostra provincia, sono troppi. Il termovalorizzatore da realizzare a Santa Maria andrebbe depotenziato. Si dovrebbe così puntare alla nascita di un altro inceneritore». Il suo pensiero sull’emergenza rifiuti, altro problema che gli imprenditori casertani e campani sono stati costretti a fronteggiare (in particolar modo nei mesi invernali) con ripercussioni in termini di immagine ancora difficili da valutare, Carlo Cicala lo sintetizza in poche parole, affidando poi l’illustrazione dello studio di fattibilità sul ciclo integrato dei rifiuti, commissionato all’università, a una conferenza stampa da indire nei prossimi giorni. L’occasione la fornisce l’assemblea generale ordinaria di Confindustria. «Vorremmo distribuire il carico in tutte le province - continua il numero uno degli industriali casertani - ed evitare che si vengano a sversare in provincia, e dunque a Santa Maria la Fossa, i rifiuti provenienti dalle province di Avellino e Benevento. La nostra azione è propositiva, l’obiettivo è di contribuire a migliorare la gestione dei rifiuti. Una gestione che deve essere affidata ai privati e non allo Stato. È questo il nostro convincimento». Cicala, tra l’altro, a gennaio, nei giorni caldi dell’emergenza rifiuti, aveva sposato l’idea della realizzazione di un termovalorizzatore nel capoluogo, sul modello di quello in funzione a Vienna e Brescia. Una soluzione valutata anche nel corso di un incontro con Petteruti. «Un’ipotesi che siamo pronti a sostenere - disse il presidente di Confindustria - perché crediamo che la realizzazione di un termovalorizzatore, anche sotto il profilo economico, sia molto importante per noi e il territorio perché porta ricchezza considerato anche il riutilizzo energetico dei rifiuti raccolti e trattati. Non ci sarebbero neppure problemi di impatto ambientale considerate le tecnologie all’avanguardia. Altrove sono stati realizzati nei centri delle città. Le aziende, poi, beneficerebbero della riduzione dei costi energetici. Anche i cittadini avrebbero dei vantaggi. Gli industriali sono pronti a sostenere, con le necessarie risorse economiche, i propri tecnici e le tecnologie più avanzate tutti i progetti in grado di ridare a cittadini e imprese dignità e orgoglio».

 

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