Terra dei fuochi, il giorno dell`ira Pansa: sulla Terra dei fuochi si sa ancora troppo poco
«L'Espresso» e «Panorama»: inchieste su veleni e territorio
Il governatore su Fb pubblica una mappa dell'inquinamento sul sito della Regione
Il numero uno della polizia non esclude che anche i militari possano essere impiegati
Oggi a Napoli sono attese migliaia di persone per la manifestazione «ftfiumeinpiena» contro i veleni della Terra dei fuochi. La partenza del corteo è alle 14 . 30 da piazza Garibaldi. «La questione della Terra dei fuochi si affronta senza conoscenze». Lo ha denunciato ieri il capo della Polizia Alessandro Pansa nel coso del suo intervento al master su «Criminologia e diritto penale» dell'Università Federico Ð. «Se - ha aggiunto - non è stato misurato con precisione il grado di inquinamento e, soprattutto, se non se ne sono proiettate le conseguenze, non possiamo affrontare il problema in modo corretto e corriamo il rischio di sottovalutarlo o di sopravvalutarlo». Ieri il governatore Stefano Caldoro ha annunciato su Facebook l'inizio dell'operazione trasparenza sul sito ufficiale della Regione Campania. Ð sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha annunciato una querela da un miliardo di euro contro L'Espresso.
NAPOLI- «Se non è stato misurato con precisione il grado di inquinamento nella Terra dei fuochi, e, soprattutto, se, con metodo scientifico, non se ne sono proiettate le conseguenze, non possiamo affrontare il problema in modo corretto e corriamo il rischio o di sottovalutarlo o di sopravvalutato». Lo afferma il capo della Polizia, Alessandro Pansa, durante la lectio tenuta ieri al master di secondo livello su «Criminologia e diritto penale» dell'Università Federico . Pansa non ha atteso le domande dei cronisti per mettere il di to nella piaga, proprio nel momento in cui infuriano le polemiche per il servizio (e la copertina) del settimanale l'«Espresso» sull'inquinamento dell'acqua a Napoli e fa discutere il servizio del concorrente «Panorama» sulla sicurezza dei prodotti, in particolare dei pomodori provenienti dalla Campania. «Attualmente — ha ribadito l'ex prefetto di Napoli — si affronta la questione della Terra dei fuochi senza conoscenza. Magari qualcuno ha delle informazioni, ma evidentemente quelle fonti non vengono percepite con fiducia. E importante quindi che la valutazione del fenomeno venga fatta da coloro in cui i cittadini ripongono fiducia». Poi al termine del suo intervento, Pansa spiega anche che dal ministero dell ' Interno già è stata elaborata una strategia di intervento per evitare che certi fenomeni possano generare problemi di ordine pubblico. E a un giornalista che gli chiede dell'ipotesi di impiego dell'esercito per il contrasto del fenomeno legato ai rifiuti nell'area tra Napoli e Casería risponde: «Ben vengano tutti gli aiuti possibili». I passaggi sulla Terra dei fuochi nell'ambito di un discorso più ampio sulla sicurezza urbana. Un tema che va approcciato, secondo Pansa, con un distinguo fondamentale tra sicurezza oggettiva e sicurezza percepita. In realtà, la precisazione toma buona anche per spiegare il paradosso dell'emergenza ambientale della Terra dei fuochi, dove in assenza di certezze scientifiche sul rapporto tra rifiuti e patologie, i cittadini hanno ugualmente paura e scendono in piazza. In quest'ottica le parole di Pansa suonano come un invito a fornire in tempi brevi informazioni incontrovertibili e autorevoli. Nella stessa direzione guarda il governatore Stefano Caldoro che su Facebook presenta la partenza dell'operazione trasparenza sul sito ufficiale della Regione Campania. «Mettiamo on line — scrive il presidente — tutti i dati in nostro possesso, le iniziative messe in campo, il duro lavoro di questi tré anni. In questa pagina (http://beta.regione.campania.it/n/news/speciali) figurano i primi dati, altri saranno inseriti già dai prossimi giorni. Una pagina che, con gli enti competenti, aggiorneremo di continuo. Aspettiamo leindicazioni e le segnalazioni dei cittadini. Una pagina a disposizione di tutti per cercare soluzioni, per capire, per controllare. Per lavorare insieme, per fare di più. Insieme cittadini, associazioni, istituzioni e istituti di ricerca. Le cose sono cambiate, devono continuare a cambiare, devono continuare a cambiare, per parte nostra abbiamo iniziato dal primo giorno. Oggi non siamo in silenzio. Non vogliamo nascondere nessuna criticità perché dal 2010 abbiamo fatto tutto quello che non è stato fatto negli ultimi trent'anni. Non si toma più indietro». Ð presidente della Provincia di Napoli, Antonio Penangelo, chiede che alle azioni di tutela legale si affianchino «risposte precise e scientifiche» per tranquillizzare i cittadini. E sempre all'insegna della trasparenza il Consorzio per la tutela della mozzarella di bufala campana annuncia un'importante iniziativa. «Abbiamo contattato — spiega il direttore Antonio Lucisano — le principali associazioni per la difesa dei diritti dei consumatori e chiesto loro di procedere con acquisti random dei nostri prodotti. Saranno le stesse associazioni a consegnarli direttamente a un laboratorio tedesco riconosciuto a livello intemazionale che prowederà a effettuare i più sofisticati test proprio allo scopo di dimostrare l'assoluta salubrità delle nostra mozzarella. La scelta di un laboratorio tedesco, il «Tuv Sud Gmbh» di Siegen, non è dovuta alla scarsa considerazione di quelli nòstrani. Ci sembrava però giusto coinvolgere anche realtà straniere perché quello che sta avvenendo coinvolge anche i mercati esteri». Aggiunge il presidente del Consorzio Domenico Raimondo: «Ð nostro primo referente era e rimane il consumatore». I test saranno effettuati a spese del Consorzio.