Il procuratore capo della Direzione nazionale antimafia: "Le indagini ci sono state e hanno fatto il loro corso"

Roberti: "È mancato il controllo sociale. Ora via alle bonifiche ma attenzione alla trasparenza"

16 novembre 2013 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli

"Parlare di ecomafie è riduttivo, sarebbe più opportuno parlare di criminalità ambientale", sottolinea il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, ieri a Napoli per l'incontro con gli studenti del dipartimento di Economia della Federico II.
Alla vigilia della manifestazione sulla Terra dei fuochi, il magistrato ribadisce la necessità di procedere subito alle bonifiche ma avverte: "Occorre massima attenzione sugli affidamenti, spesso l'urgenza è nemica della trasparenza".
Procuratore Roberti, è d'accordo con chi dice che troppi silenzi hanno protetto lo sversamento illegale di rifiuti in Campania?
"Le indagini ci sono state e hanno fatto il loro corso. Naturalmente il contrasto giudiziario, da solo, non è sufficiente. E non bisogna dimenticare che spesso gli imprenditori mafiosi o quelli disonesti hanno utilizzato lo strumento della corruzione per proteggere i loro affari. Ma ritengo che, in questo campo, ci sia stato anche poco controllo sociale. Le denunce sono state sempre rarissime, se non inesistenti. Quello che è emerso ce lo siamo andati a cercare, anche grazie al contributodei collaboratori di giustizia".
Perché le rivelazioni rese nel 1997 dal pentito Carmine Schiavone alla commissione bicamerale sui rifiuti sono state rese pubbliche solo ora?
"Se ne era perso il ricordo. La presidente della Camera Laura Boldirni mi ha chiesto se si potessero desecretare e ho risposto che si poteva fare, dopo aver sentito gli altri colleghi. Ma suquelle dichiarazioni la magistratura aveva già svolto inchieste".
Sono mai stati rinvenuti rifiuti radioattivi?
"All'epoca, e anche precedentemente, furono svolte indagini approfondite, ma non mi risulta che siano state trovate scorie radioattive. Sono stati rinvenuti invece altri tipi di sversamento, ad esempio nel2007 dopo le indicazioni di Gaetano Vassallo e più di recente dopo le dichiarazioni di altri collaboratori".
La camorra continua a scaricare illegalmente rifiuti nelle nostre terre?
"Dalle nostre indagini emerge che le organizzazioni criminali continuano ad avere un ruolo di servizio rispetto all'attività illegale di smaltimento dirifiuti speciali e pericolosi. Questo è diventato ormai un reato d'impresa nel quale la componente mafiosa è eventuale e non strettamente necessaria".
Si spieghi meglio.
"L'organizzazione mafiosa offre un servizio illegale all'imprenditore che non intende smaltire il rifiuto legalmente. E lo offre a prezzi stracciati, attirando l'interesse delle aziende che così abbattono i costi. Rispetto al passato, i clan della camorra sono andati a radicarsi in altre regioni, ad esempio in Toscana come emerge da un'inchiesta d Firenze. E stanno investendo nelle fonti alternative, come biomasse ed eolico".
Le bonifiche nell'area della Terra dei fuochi non rischiano di diventare un nuovo affare per imprese legate alle cosche?
"L'intervento deve essere urgente, ma per non ripetere gli errori del passato bisogna coniugare la tempestività con efficacia e soprattutto trasparenza negli affidamenti e nelle certificazioni antimafia".

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