Bonifiche, progetti a rilento Il Pdl: l`esercito contro i roghi

Alla Camera pressing per l'impiego dei militari nella zona
13 novembre 2013 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Discarica dopo discarica, pozzo dopo pozzo i sequestri disegnano la mappa dei veleni campani e i danni diventano sempre più consistenti, così il 25 per cento della nostra economia, quella che vive della lavorazione e della vendita dei prodotti agricoli, cade in una crisi sempre più profonda. Per salvarla servono interventi rapidissimi dalla perimetrazione delle aree a rischio chiesta dall'assessore Daniela Nugnes alla riconversione delle aree da destinare al no food auspicata dal ministro De Girolamo e dal commissario all'ambiente Mario De Biase. Ma è mutile illudersi: i tempi degli interventi saranno tutt'altro che brevi. Qualche passo in avanti è stato fatto, ma rischiamo comunque di perdere la corsa contro il tempo. Intanto abbiamo perso le tracce della proposta, accettata da ministri e amministratori, di utulizzare i beni degli ecomafiosi per bonificare la Campania.
Oggi la commissione difesa della Camera avvierà l'esame della proposta di legge che vede come primo firmatario il Pdl Paolo Russo ed è stata sottoscritta anche dai parlamentari Carfagna, Sarro, Petrenga, Cesaro, Calabrò e Castiello. L'idea è quella di impiegare i militari con funzioni di pubblica sicurezza per il contrasto della criminalità ambientale in Campania. Entro fine mese, poi, il governo discuterà la proposta del ministro all'Ambiente, Andrea Orlando, sull'inasprimento delle pene per chi sversa in maniera incontrollata e brucia i rifiuti.
Qualcosa si muove anche sul campo. Ieri, dopo anni dilavoro, alla Sogesid (società in house al ministero Ambiente) sono state aperte le buste con le offerte delle ditte che hanno partecipato alla gara organizzata da] commissariato di governo per la messa in sicurezza dell'area Resit. Si prevede la copertura e la realizzazione dei nuovi pozzi per l'estrazione del percolato e delbiogas.
Per la messa in sicurezza delle di scariche Novambiente e Masseria Grande sono già state presentate le offerte alla fine del mese di ottobre. La spesa prevista per i tré interventi è di 24 milioni. L'avvio dei lavori per la Resit è previsto per l'inizio dell'anno nuovo, perle altre due ci vorranno un paio di mesi m più. Gli interventi di bonifica a San Giuseppiello e nelle aree limitrofe alle discarica dovranno, invece, essere fatti in danno dei proprietati. La Fibe, dal canto suo, dopo un lungo contenzioso ha accettato di pagare la caratterizzazione della ex cava Giuliani, e l'appalto è in corso. Ma i rischi, sottolinea la senatrice Rosaria Capacchione, non sono pochi: «L'avvio delle procedure di gara è sicuramente un fatto positivo. La mia preoccupazione, però, è rivolta alla possibilità di infiltrazioni camomstiche nelle ditte che si aggiudicheranno i lavori. Perla camorra infatti, quello delle bonifiche è un affare su cui sicuramente i clan vorranno mettere le mani. Si tratta di decine di milioni di euro che pioveranno nei prossimi anni sulla Campania e sui quali si deciderà il futuro di questa regione. Lo Stato deve garantire un controllo serrato sulle aziende e sui loro soci, in modo da evitare qualsiasi spreco e qualsiasi regalo ai clan». Per gli altri interventi bisognerà aspettare dipiù.All'inizio della prossima settimana scadranno i quarantacinque giorni concessi ai Comuni della Terra dei fuochi per presentare i progetti di videosorveglianza finanziati con 5 milioni di euro dall'assessorato all'Ambiente della Regione. Da maggio la Commissione europea ha reso disponibili 61 milioni per interventi di bonifica e messa in sicurezza delle 49 discariche chiuse oggetto di una procedura di infrazione comunitaria. LaRegione, conl'assessore Giovanni Romano, ha programmato i finanziamenti, i Comuni e le Province sono soggetti attuatori. Gli amministratori hanno l' obbligo di rendicontare la spesa entro la fine del 2015. Sono anche arrivati 68 milioni per le bonifiche tratti dal programma per le compensazioni ambientali. Sono previsti 7 interventi nel casertano, 9 nella provincia di Napoli, 5 in quella di Salemo, 3 in quella di Benevenro e 1 in quella diAvellino. Tutti sono affidati per l'esecuzione alla Sogesid che procede alla progettazione, alla messa in gara e al monitoraggio. Ma anche in questo caso ci vorrà del tempo prima di aprire i cantieri. Sono previste, tra l'altro, la messa m sicurezza e la bonifica della Sogeri (intervento in danno), del sito di stoccaggio di rifiuti di Foro Boario (Maddaloni) e di quello di S. Veneranda (Marcianise); delle discariche Maruzzella 1 e 2 (San Tammaro); delle discariche comunali e consortili Parco Saurino e Ferraro; dei vecchi siti di Sant'Arcangelo Trimonte e Difesa Grande (Ariano Irpino); di Cava Ranieri aTerzigno. Sono anche state completate le analisi dei terreni e delle falde dei vecchi siti che vanno da Parete a Trentola Ducenta a Villa Litemo: la Regione ha attivato il progetto life Ecoremed finanziato dalla comunità europea «I risultati delle analisi fatte nel primo anno saranno pubblicati sul sito nei prossimi giorni - di ce l'assessore Daniela Nignes - ma posso già dire che sono molto confortanti. Resta la necessità di interventi su aree limitate da perimetrare e servono analisi approfondite anche sui prodotti. Per questo, però, servono fondi che devono arrivare dal governo».

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