Blitz della Municipale in via Pietro Castellino

Napoli, nei cassonetti della Nu anche i rifiuti del centro di ricerca Denunciata l`impresa di pulizie

Gli agenti del reparto ambientale della polizia municipale di Napoli in azione
13 novembre 2013 - Anna Paola Merone
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — La segnalazione è arrivata al responsabile territoriale della polizia municipale dell'Arenella. Il capitano Armando Marietta ha valutato l'esposto con attenzione e ha organizzato un sevizio di appostamento. Una attività concordata con il capo di Gabinetto di Palazzo San Giacomo, Attilio Auricchio, e il vicecomandante della municipale, Ciro Esposito. La materia è delicata: rifiuti pericolosi smaltiti irregolarmente da un centro di ricerca della città particolarmente importante. Gli uomini dei reparti Vomero-Arenella e del servizio di Tutela ambientale della polizia municipale si recano dunque nei pressi del Centro nazionale di ricerche, in via Pietro Castellino, per verificare la veridicità della «soffiata». «Ci avevano segnalato — racconta il capitano Marietta — che dal Cnr uscivano rifiuti che non venivano smaltiti secondo le procedure di legge. Insomma sacchetti giganteschi buttati via così, nei cassonetti in strada, peraltro in orari vietati. Ci siamo mossi subito».
Due poliziotti municipali in borghese si sono appostati, hanno atteso, ma l'uomo addetto allô smaltimento rifiuti ha notato la presenza degli agenti e ha messo in campo un piano di riserva. Ha infilato i sacchetti nel bagagliaio della propria auto e si è allontanato in fretta. «Ho chiesto dunque al comandante Esposito — racconta Marietta — di poter disporre un servizio con pattuglie automontate per seguirlo». Dunque nuovo appostamento, in attesa dell'uomo, poi l'inseguimento.
L'auto con a bordo il carico di rifiuti si è avviata verso Scampia. L'uomo aveva evidentemente intenzione di abbandonare i sacchetti in qualche cassonetto isolato, ma è stato fermato dagli agenti. I sacchetti sono stati aperti, esaminati, il contenuto è stato fotografato. Si tratta si guanti di lattice, siringhe, pipette e provette da laboratorio, siringhe usate, contenitori di alcooL lanuti speciali mischiati a carta e ad altri rifiuti organici ed inorganici.
«Abbiamo dovuto ispezionare l'immondizia e repertarla — spiega Marietta — per avere prove certe da portare al magistrato. Le foto , sono indispensabili all'autorità giudiziaria. Qui ci troviamo di fronte ad un reato di natura penale».
Chi è il responsabile? Ciro Frascati, titolare e amministratore legale della Fede e Lavoro, la ditta di pulizie che lavora per il Tigem, l'istituto Telethon di genetica e medicina dal quale sono usciti i rifiuti.
E' lui il trasgressore ed il responsabile del reato. Lui che dovrà rispondere di illecito sversamento e di una serie di violazioni previste dalla nonnativa nazionale e locale.
Ha detto agli agenti che era la prima volta, ma è stato denunciato anche per la reiterazione del reato.
Il materiale sequestrato è stato depositato presso la struttura della polizia municipale di viale Adriano, a disposizione dell'autorità giudiziaria competente, per consentire all'Arpac di eseguire i rilievi per la classificazione dei rifiuti sequestrati.
L'unità operativa Vomero-Arenella svolgerà intanto ulteriori accertamenti per risalire a tutti i soggetti responsabili.
Ma il braccio di ferro fra la polizia municipale e quelli che conferiscono rifiuti fuori orario, o con modalità vietate, va avanti. «Su disposizione del vicesindaco — spiega il comandante Esposito — stiamo portando avanti una serie di operazioni su tutto il territorio cittadino. Il ritmo dei verbali è di circa sessanta al giorno. Si tratta di privati che abbandonano i rifiuti fuori orario, ma anche di dipendenti di pubblici esercizi che lasciano rifiuti senza procedere alla differenziata. Devo dire che la gente ci aiuta molto. Sono tante le segnalazioni che ci arrivano grazie alle quali portiamo avanti una serie di interventi mirati». 

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