Percentuali sotto il 25%, ok solo 101 amministrazioni

E Napoli frena la Campania «fuorilegge» 4 Comuni su 5

La classifica La provincia che marcia meglio è Salerno con 46 amministrazioni su 112 che hanno già centrato l'obiettivo
In Italia Stando ai dati Ispra nessuna grande città arriva al 50 per cento La nostra regione ha superato la Liguria
12 novembre 2013 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Raccolta differenziata: in Campania solo 101 Comuni su 551 raggiungono l'obiettivo del 65 per cento voluto dall'Europa e stabilito dalla legge che prevedeva negli anni passati commissari ad acta per chi non raggiungeva la percentuale del 50 per cento. Difatto, però, solo tré amministrazioni sono state commissariate, tutte le altre hanno fatto finta di niente.
La Provincia che marcia a maggiore velodtà verso l'obiettivo è quella di Salemo dove 46 amministrazioni su 112 hanno fatto centro e la media della provincia è del 56,79 per cento. Nella Provincia di Napoli solo 6 Comuni su 92 raggiungono la meta e la percentuale della Provincia è del 35,69. Incide, ovviamente il risultato del capoluogo che alla fine del 2012 (sono gli ultimi dati certificati) arriva al 21,20 per cento, e con il suo milione di abitanti abbassa la percentuale. A Caserta ce la fanno 5 amministrazioni su 104 (media provinciale 40,96) ad Avellino 23 su 119 media provinciale 50,94) a Benevento 21 su 78: è questa la provincia con la media più alta: 61,09.
Anche se il traguardo è lontano negli ultimi anni in Campania sono stati fatti passi da gigante raggiungendo una media del 43 per cento: più del doppio del 2008. Le maggiori difficoltà si riscontrano ovviamente nei capoluoghi: solo Salerno sfiora il 65 per cento seguita da Benevento che ha un punto in meno. Ma in questo caso le difficoltà non sono solo campane, anzi dalla certificazione dei dati Ispra per il 2012 risulta che la Campania ha superato la Liguria e la Toscana. In realtà nessuna grande città italiana arriva al 50 per cento(Torino42per cento, Roma30,Milano 41) e anche nelle capitali europee solo Berlino lo supera abbondantemente mentre a Londra si ferma al 27 per cento e a Parigi al 17 per cento.
L'assessore regionale Giovanni Romano (che è anche sindaco di Mercato San Séverine dove è stato superato di poco il 61 per cento) ha sottolineato più volte che la Regione ha investito 100 milioni per aiutare i Comuni ad incentivare la raccolta differenziata. Complessivamente, le risorse messe in campo per iniziative già partite o programmate, nell'ambito della gestione dei rifiuti, ammontano a 280 milioni di euro. Il buco nero resta la carenza degli impianti di compostaggio che obbliga i Comuni ad esportare la frazione umida spendendo tra il 40 eil70 euro a tonnellata: una manovra che fa salire alle stelle il costo della raccolta e quindi della tassa sui rifiuti. Ma Romano resta ottimista «L'impianto di Eboli è già in fase di gestione di collaudo - ha spiegato - l'impianto di Gittoni Valle Piana è in fase di realizzazione e sta rispettando i tempi stabiliti dopo aver affrontato e risolto una complessa situazione burocratica e per quello di S.Tammaro siamo riusciti dopo una laboriosa attività amministrativa a creare le condizioni per riprendere e completare i lavori». Si tratta, di impianti programmati già ali'epoca dei commissariati e mai aperti.
Ma sarebbe miope fermarsi solo alla quantità di rifiuti raccolta in maniera differenziata: la qualità dei materiali è addirittura più importante perché solo carta, cartone, plastica e vetro «puliti» possono essere reimpiegati. Il resto finisce negli inceneritori o in discarica. E basta una cifra per rendersene conto. In Campania tra gennaio e settembre del 2013 sono state raccolte e consegnate al Corepla (il consorzio che si occupa della plastica) 60.550 tonnellate di plastica: di queste 32.092 sono finite nei termovalorizzatoriitaliani e solo meno della metà (28.459) sono state riciclate. Sforziesoldi sono finiti in cenere. Nel resto d'Italia va solo un po' meglio e la percentuale di plastica reimmessa nel mercato supera di un soffio il 50 per cento. Anche in questo caso, però, c'è un rovescio della medaglia: la raccolta della plastica in Campania è aumentata m un anno di quasi 12 mila tonnellate. E non è poco.

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