Problemi strutturali per la discarica salernitana

Apre Sant'Arcangelo ma chiude Serre

Secondo il sindaco del comune beneventano Aldo Giangregorio dovrebbero essere portate circa 1100 tonnellate di immondizia al giorno
26 giugno 2008 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Sant'Arcangelo Trimonte apre, Serre chiude. Ieri pomeriggio la discarica del beneventano ha iniziato a ricevere i rifiuti, provenienti soprattutto dalla provincia di Napoli e di Salerno.
Già da oggi, secondo il sindaco del comune beneventano, Aldo Giangregorio, dovrebbero essere portate circa 1.100 tonnellate di immondizia. Lo sversatoio di Sant'Arcangelo, realizzato in un'area ad elevata franosità, prevede due vasche. Per ora è stata realizzata la prima, da 150 mila tonnellate.
La seconda avrà circa 700 mila tonnellate di capienza. La realizzazione della discarica costerà 30 milioni di euro ed è stata contestata nei mesi scorsi da comitati di cittadini ed agricoltori. I lavori dell'impianto sono stati affidati dal Commissariato di governo alla Daneco, un'azienda che ha sede a Milano e, secondo quanto raccontano in zona, ha affidato molti subappalti a ditte del casertano. Quali siano difficile dirlo, perchè dalla sede centrale di Daneco non forniscono informazioni. Ieri, in ogni caso, la discarica ha aperto senza che si verificassero proteste. In linea d'aria, dista una trentina di chilometri da Savignano Irpino, dove la scorsa settimana è stato inaugurato un altro sversatoio.
Per una discarica che apre, una che va in pensione. Il sottosegretario ai rifiuti, Guido Bertolaso, chiude infatti Macchia Soprana, nel comune di Serre. Problemi strutturali. In particolare, secondo fonti vicine al capo della Protezione civile, sarebbero stati rilevati cedimenti e crepe nel muro di contenimento. L'invaso avrebbe dovuto esaurire la sua attività di qui a qualche settimana, al più tardi entro i primi di settembre, essendo ormai quasi saturo. Diffidente il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta: «Non vorrei che la chiusura sia un escamotage per tirare in ballo Valle della Masseria, indicato dal decreto Berlusconi». Il sito fu al centro della battaglia tra Pecoraro Scanio e Bertolaso

 

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