Tassa sui rifiuti raddoppiata in due anni
Per un 'abitazione di 70 metri quadri ci sono 60 euro in più da versare in bolletta rispetto allo scoSempre più complicato per le famiglie arrivare a fine mese, mentre commercianti e imprenditori sono costretti a chiudere bottega
Cresce la tensione sociale
NAPOLI - L'inizio di novembre per l'economia delle famiglie napoletane è stato caratterizzato dal pagamento della tassa sui rifiuti. Una stangata che è stata temuta per mesi e che si è inevitabilmente abbattuta sui bilanci dei cittadini partenopei. Nel giro di due anni, con l'amministrazione guidata da Luigi De Magistris a Palazzo San Giacomo, l'imposta che serve a garantire la prosecuzione dei servizi ambientali in città, è praticamente raddoppiata. La media complessiva attuale è di circa 500 euro da sborsare per le famiglie napoletane. Basti pensare che per una normale abitazione a due stanze da 70 metri quadrati circa si arriva a sborsare anche 400 euro, circa 60 in più rispetto allo scorso anno. "Paghiamo quasi il doppio rispetto a due anni fa, per un servizio che non è nemmeno partìcolarmente migliorato. E i più danneggiati sono i lavoratori dipendenti che pagano anche l'affitto di casa e i pensionati che fanno davvero fatica ad arrivare a fine mese", spiega una casalinga del centro storico del capoluogo partenopeo. Con il Comune sull'orlo del dissesto, l'amministrazione lia cercato ogni alchimia per evitare il baratro e non è riuscita ad evitare che la pressione fiscale dilagasse. Amare, quindi, le code agli uffici postali per pagare i bollettini di un'imposta che viene percepita non senza malumori da parte dei residenti. Soffrono anche i commercianti e gli imprenditori che sono sempre più spesso costretti a chiudere bottega. Mentre la tensione sociale, anche intorno al Comune, cresce a dismisura.