Terra dei fuochi, al via i controlli aerei Ma il Patto di stabilità non aiuta gli Enti
NAPOLI - Per identificare le anomalie e le criticità ambientali in Campania e combattere i reati connessi, come i roghi dei rifiuti nella tristemente nota Terra dei Fuochi, scende in campo l'alta tecnologia. Stefano Caldoro ha firmato con il comandante generale del Corpo capitanerie di Porto Felicio Angrisano una convenzione per accertare le anomalie e le criticità ambientali e per combattere i reati, come i roghi dei rifiuti. L'idea prevede di utilizzare un aereo Atr 42 Mp per il telerilevamento, dei satelliti e anche dei droni in alcune zone. Alla firma del protocollo erano presentì il direttore marittimo della Campania e comandante del Porto di Napoli, contiammiraglio Antonio Basile, il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Napoli, Nunzio Fragliasso, il procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Luigi Gay e l'assessore all'Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano. "Ci concentreremo, con la collaborazione fra i diversi livelli istituzionali, nell'ambito marino costiero, sull'intero territorio litoranea e sui principali bacini idrografici della Campania - ha spiegato Caldoro - Sarà centrale il ruolo della autorità giudiziaria. L'opzione 'verde' è irreversibile per la Regione Campania e l'accordo mira, come le altre attività finora avviate, anche a livello legislativo, al risanamento del territorio ". Mentre Caldoro fìnnava l'accoido a Napoli, il presidente del consiglio regionale Paolo Romano interveniva ai lavori dell'Assemblea plenaria della conferenza dei Presidenti dei parlamenti regionali, riunitasi presso la sede del Consiglio Regionale della Lombardia, la sua proposta per l'emergenza ambientale in Campania è stata quella di sottrarre al Patto di stabilità le risorse destinate ad opere infrastnitturali nelle Regioni e nei Comuni colpiti da eventi e calamità naturali e quelle destinate alle bonifiche nei territori colpiti da problematiche ambientali derivanti da rifiuti tossici. "Il territorio della Campania è per circa il 40% colpito da dissesto idrogeologico e, a questa problematica, si è aggiunta l'emergenza ambientale provocata dall'interramento dei rifuti tossici ", ha detto Romano, sottolineando che "la Regione e i Comuni devono poter intervenire per le opere necessarie per risanare i propri territori senza essere sottoposte alla 'ghigliottina ' del Patto di stabilità". Per questo il vertice del parlamento regionale campano ha proposto die l'iniziativa trovi spazio nella Legge di Stabilità 2014 prossima alla discussione m Parlamento.