Disoccupati bloccano l`autostrada «Vogliamo un impiego anche noi»

Mattinata di proteste, caos e disagi: ieri un gruppo di disoccupati aderenti al gruppo dei «Banchi Nuovi» di Napoli e diAcerra, in duecento, hanno prima bloccato la zona degli svincoli autostradali di via Galileo Ferraris, per poi spostarsi al quadrivio di via Poggioreale impedendo l'accesso alle rampe della tangenziale di corso Malta. Pesanti le ripercussioni sul traffico. Lungo il percorso, i disoccupati hanno rovesciato diversi cassonetti della spazzatura. Motivo della protesta un importante appuntamento mancato. Ieri infatti il Movimento di lotta per il lavoro Banchi Nuovi, i disoccupati di Mda Acerra ed altre componenti dei Bros dovevano recarsi a Roma per incontrare i parlamentari della Commissione Lavoro in riunione congiunta con i rappresentanti del ministero del Lavoro e del ministero dell'Ambiente. L'obiettivo era quello di aprire un tavolo di confronto e trattativa con il Governo sulla questione «stabilizzazione dei disoccupati organizzati dell'exprogetto Bros e la questione bonifiche». L'appuntamento - scrivono i comitati - era stato il frutto dell'iniziativa del Movimento di lotta per il lavoro Banchi Nuovi e dei disoccupati di Mda Acerra in occasione della conferenza programmatica su ambiente, lavoro e sviluppo indetta dall'Ugl alla Stazione Marittima il 25 ottobre e dell'occupazione della sede del Pd di alcuni giorni dopo». Le due iniziative si erano concluse con l'impegno ad attivarsi per affrontare la vertenza Bros e con il varo dell'incontro romano programmato per ieri. Alla vigilia, «l'ennesima amara sorpresa: i disoccupati scoprono che ne il presidente della Commissione ne i due ministeri erano stati coinvolti nell'incontro». Di qui la rabbia dei disoccupati. I disoccupati hanno prima occupato per oltre un ora l'ingresso dell'autostrada a via Galileo Ferraris per poi spostarsi in corteo fino all'ingresso della tangenziale bloccandone l'entrata e l'uscita. Ancora m corteo hanno raggiunto la sede provinciale del Pd. Poi sotto palazzo San Giacomo per chiedere di parlare con gli assessori e con ³³ vice sindaco Sodano. Eia protesta- annunciano - continuerà «fino a quando non avremo una nuova data di convocazione, ufficializzata alla Prefettura ed alla Questura di Napoli, dell'incontro che era stato fissato».