Intervista a Corrado Catenacci

«Il termovalorizzatore di Acerra? Sono stato io ad aprire il cantiere»

L'ex commissario Catenacci: mi assumo ogni responsabilità
da Lepore un utile contributo
7 ottobre 2013 - ger.aus.
Fonte: Il Mattino

«Il cantiere del termovalorizzatore di Acerra l'ho aperto io. E me ne assumo, oggi come allora, tutte le responsabilità». Il prefetto Corrado Catenacci, commissario perl'emergenzarifiuti dal 2004 al 2006, rivendica gli sforzi compiuti quando le strade della Campania erano sommerse dai sacchetti. Un chiaro messaggio rivolto all'ex procuratore della Repubblica Giovandomenico Lepore.
Sono trascorsi quasi dieci anni. Cosa ricorda di quei momenti drammatici? «Furono giorni intensi. Convocai almeno una quindicina di riunioni sul nodo del termovalorizzatore, alcune si tennero persino nel mio appartamento. A fine giugno mi fu detto: "Lasciamo perdere, ne riparliamo dopo l'estate". Ma io risposi, perentorio: "Se non iniziano i lavori dell'impianto, mi dimetto da commissario". Il procuratore Lepore ha comunque fornito un contributo utile».
È di queste ore la sentenza di assoluzione di Antonio Bassolino e degli altri imputati. «Una buona notizia. Alcuni degli imputati sono stati miei collaboratori. Un pensiero particolare va all'ingegner Giuseppe Sorace, scomparso di recente. Era davvero un uomo in gamba, onesto e competente».
Anche lei ha dovuto affrontare diversi processi. Tutti per l'emergenza rifiuti. «Ho aperto cinque discariche e sono stato coinvolto in cinque processi. Nell'unica indagine ancora m corso la magistratura mi accusa di aver sversato percolato nei depuratori della Regione. Ogni volta che mi lasdavo alle spalle un processo, gli organi di stampa pubbli cavano solo poche righe. Mentre quando fui sottoposto, per quattro giorni, agli arresti domiciliari la notizia ebbe ampio risalto».
Passa il tempo ma le ecoballe restano dove sono. Quale soluzione adottare? «Posso solo pensare che un giorno verrà costruito un termovalorizzatore per smaltirle o che si decida di bruciarle nei cementifici. Va comunque ricordato che, almeno fino al 2006, quelle balle sono di proprietà della Fibe».
E lo scandalo dei rifiuti tossici? Possibile che emerga con chiarezza solo oggi? «Da prefetto di Caserta sdolsi 15 Comuni per infiltrazioni camorristiche. In molti di questi si era consumato il business dei veleni sversati nei campi. Oggi l'unica soluzione sono le bonifiche. Mi auguro, comunque, che le aree realmente contaminate siano di gran lunga inferiori rispetto a quelle di cui si parla in questi giorni».

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