L'inferno dietro al Centro direzionale
NAPOLI - Immondizia, manto stradale pieno di buche, prostituzione, campi rom. Questi sono da sempre i problemi che caratterizzano il territorio della IV Municipalità di Napoli. E" difficile far fronte alle tante emergenze che la zona che comprende San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, nonché la zona industriale, Gianturco e l'area circostante la stazione centrale, compresa via Brin. Un degrado patologico che via Gianturco, con le sue strade sovrastate da stabili pericolanti in cui trovano riparo i senza fissa dimora e i cumuli di immondizia che spesso e volentieri non viene raccolta, rappresenta in pieno. Il campo rom visibile dalla tangenziale che introduce alla città è un'altra fotografia delle condizioni di abbandono in cui versano alcune aree cittadine e. benché visibile agli ocelli di tutti, negli anni, non è stato possibile "smantellarlo' per sistemare i suoi abitanti in strutture più accoglienti e vivibili. Nella zona della Dogane Ila l'accumulo di immondizia richiama stonni di gabbiani che in volo creano difficoltà agli aerei pronti ad atterrare a Capodichino. Non va meglio nel tragitto che prevede il passaggio da Poggioreale al centro direzionale dove, nonostante l'apparente pulizia delle strade principali, nei vicoli interni a farla da padrone sono ancora la spazzatura e le buche. Voragini che con la pioggia si trasformano in veri ostacoli per gli automobilisti e in trappole per coloro che si spostano in motorino. La presenza di rom e senza fissa dimora resta una costante sia di giorno, quando i marciapiedi e gli spiazzi più ampi si trasformano in 'mercatini dell'usato' all'aperto, che di notte, quando la stazione diventa punto di ritrovo in vista dell'arrivo dei pasti forniti dalle associazioni di volontari oltre che dormitorio. Il popolo della IV Municipalità deve fare i conti anche con il traffico di prostituzione che vede anche giovanissimi scegliere la strada per 'tirare a campare'. Non è un caso che spesso i componenti del parlamentino municipale, sia di maggioranza che di opposizione, abbiano rivolto appelli al Comune per avere maggiore controllo sul territorio e per monitorare il fenomeno della prostituzione che in alcuni casi ha penalizzato le attività commerciali presenti (come nel caso di Piazza Principe Umberto). Medesima richiesta, inevasa, per evitare che i rom la facessero da padroni in alcuni spazi lasciandoli in condizione di degrado e sporcizia. Da qui anche la richiesta di una maggiore presenza dell'Asia e lo smantellamento dei due campi rom di via del Riposo e via delle Brecce. Al momento le risposte arrivate dall'amministrazione comunale non sono state sufficienti tant'è che per qualche tempo sono sali gli stessi residenti della IV Municipalità a costituirsi in ronde per sorvegliare le aree più 'a rischio' cercando di recuperare un minimo di sicurezza. In ultimo resta aperta la questione legata all'ex zona Nato, di cui la Municipalità ha chiesto la 'bonifica" dopo aver fatto effettuare lavori di pulizia pur non avendone la "gestione' anche per ottenerne "l'affidamento" e poterla mettere a disposizione dei propri cittadini. Potrebbe essere un centro sportivo, invece è ricettacolo di topi, amianto e rifiuti.