Pene più severe per i reati ambientali
NAPOLI - Arresto per chi dà fuoco ai rifiuti, pene severe anche per chi abbandona un frigorifero fuori dalle discariche autorizzate, tempi di prescrizione più lunghi per poter perseguire i responsabili dei reati ambientali. Sono alcune delle misure che saranno contenute in un decreto del governo e anticipate ieri dal ministro dell'ambiente Andrea Orlando. "La mia prima visita da ministro è stata nella terra dei fuochi, abbiamo fatto passi importanti per le bonifiche, abbiamo destinato decine di milioni di euro ai Comuni, esiste un piano delle regione per le bonifiche. Ora dobbiamo occuparci dell'aspetto repressivo". Lo studio è in tandem con il ministero della Giustizia, che sta preparando anche una riforma organica dei reati ambientali: infatti, trattandosi di reati contravvenzionali, si prescrivono in genere prima che si arrivi all'individuazione dei responsabili. Ma quanto lavora resta ancora da fare per ripulire le zone inquinate della Campania? "Il commissario alle bonifiche ha già realizzato delle messe in sicurezza di alcuni territori - assicura Orlando Sulla base della mappatura attualmente conosciuta degli interramenti fatti negli anni '90 siamo intervenuti nelle discariche abusive più pericolose. Diciamo che un passo è stato fatto e ne restano da fare altri due o tre". In realtà, il vero problema non è tanto reperire le risorse, ma poterle effettivamente utilizzare: "Esiste un problema di patto di stabilità fa notare Orlando - anche quando le risorse per intervenire ci sono non si possono sbloccare, occorre intervenire su questo punto nella legge di stabilità". Le dichiarazioni del ministro sono arrivate proprio mentre alla Camera dei deputati si discutevano le mozioni sulla Terra dei Fuochi presentate da altrettanti gruppi politici (il Movimento Cinque Stelle, il gruppo misto, il Pd, Scelta Civica, Centro Democratico, Sei e Pdl): ognuno ha fatto le proprie richieste, poi la discussione è stata aggiornata alla prossima seduta per le risposte del governo. Sei, per esempio, ha chiesto all'esecutivo due impegni precisi: l'istituzione immediata del registro tumori regionale e la costituzione di una cabina di regia che verificili la trasparenze delle azione e la corretta esecuzione dei lavori di bonifica. Di bonifica, oltretutto ne aveva parlato m mattinata il governatore Stefano Caldoro (a sinistra) in una trasmissione tv, alla presenza dell'oncologo Antonio Martella (a destra). "Sicurezza e repressione con pene più dure - ha dichiarato - Azione di sanità pubblica e un controllo anche maggiore di quello che già si fa sul prodotto ". Ð presidente della Campania lia poi invitato tutti a collaborare: "Non bastano solo le istituzioni, ma cittadini, imprese, gli organi medici - ha spiegato Avremo tanti nemici, non credo che la camorra resterà a guardare perché ha tutto l'interesse a che il sistema non funzioni". Dal canto suo Martella, che porta avanti da anni le istanze dei Medici per l'Ambiente, anche quando quello della Terra dei fuochi non era un caso 'nazionale', ha assicurato: "Ora, finalmente, un fiume in piena spazzerà via tutte le omissioni e tutte le menzogne che anche oggi avranno le loro vittime in Campania. Che ci sia giusto allarme - ha detto riferendosi alle istituzioni - e abbiate paura: noi cittadini da tempo abbiamo smesso di avere paura. Ora la paura tocca a chi sta seduto su poltrone di responsabilità e non ha/atto niente altro che negare e tacere: ora non sopporteremo altri silenzi e altre menzogne".