L'accusa aveva chiesto di applicare la prescrizione, ma i giudici del tribunale invece sono entrati nel merito delle contestazioni

Processo ciclo rifiuti dopo le assoluzioni l`ora delle polemiche

Assolti Bassolino e tutti gli altri 27 imputati perché "il fatto non sussiste" Alle Province i siti dissequestrati delle ecoballe
5 novembre 2013 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli

CON l'assoluzione «perché il fatto non sussiste» di tutti gli imputati del processo sul ciclo dei rifiuti in Campania si chiude la più importante pagina giudiziaria fra quelle aperte sui risvolti dell'emergenza.

Una vicenda durata dieci anni, oltre cinque dei quali per la celebrazione del dibattimento. I giudici della quinta sezione penale hanno disposto la revoca del sequestro dei siti dove sono custodite le ecoballe, che dovranno essere restituiti alle province di competenza. La Procura dovrà adesso valutare se proporre ricorso in appello, senza dimenticare però che le ipotesi di reato più gravi, dalla truffa alla frode in pubbliche forniture, erano comunque arrivate già prescritte al giorno del verdetto di primo grado.

Ciò nonostante il collegio della quinta sezione penale non ha rinunciato ad entrare nel merito delle contestazioni.

«È una sentenza coraggiosa», commenta non a caso l'avvocato Riccardo Polidoro, legale dell'ex subcommissario Giulio Facchi. «I giudici hanno fatto i giudici», sottolinea l'avvocato Luigi Tuccillo, legale di Armando Cattaneo, ex amministratore delegato di Fibe, mentre l'avvocato Ilaria Criscuolo, che difende i sette ex responsabili degli impianti di cdr, si dice «contenta per i miei clienti che hanno subito le conseguenze maggiori da questa indagine, con una carriera professionale stroncata sul nascere». Assolti, dunque, oltre all'ex governatore Antonio Bassolino, a Facchi a Cattaneo e all'ex vice commissario straordinario Raffaele Vanoli, anche l'ex manager di Impregilo Piergiorgio Romiti, Salvatore Acampora, Elpidio Angelino, Settimio Giancarlo Arazzini, Sergio Asprone, Silvio Astronomo, Claudio De Biasio, Giovanni De Laurentiis, Alessandro Di Giacomo, Roberto Ferraris, Vito Fimiani, Gabriella Garbarino, Roberto Gambato, Bruno Mogavero, Orazio Monaco, Pasquale Moschella, Angelo Pelliccia, Umberto Pisapia, Antonio Pompili, Filippo Rallo, Paolo Romiti, Domenico Ruggiero, Vincenzo Urciuoli. Sarebbe stato assolto anche il ventottesimo imputato, Alberto Sorace, difeso dall'avvocato Claudio Botti, morto alcuni mesi fa.

Dall'ipotesi di illecito amministrativo sono state assolte inoltre le aziende Impregilo spa, Fibe spa (che ha incorporato Fibe Campania), Fisia Italimpianti e Gestione Napoli spa in liquidazione. Fanno riflettere i tempi che hanno scandito la vicenda. L'inchiesta era partita nel 2003 da una denuncia presentata dall'allora senatore di Rifondazione Comunista Tommaso Sodano, attuale vice sindaco di Napoli. L'indagine si è conclusa tre anni dopo, nel 2006. La richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata il 31 luglio 2007. L'udienza preliminare, dopo il trasferimento del primo giudice, siè chiusa il 28 febbraio 2008. Il dibattimento, iniziato il 14 maggio 2008, è stato caratterizzato per due volte dal cambiamento del collegio giudicante. Poi è entrato nel vivo con l'audizione dei testimoni, senza però riuscire ad evitare che già alla fine di aprile 2012 venisse dichiarato prescritto un primo gruppo di reati.

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