La politica si divide. Critiche da Scelta civica e grillini: assurdo assolvere tutti

Pd con l`ex governatore, a Roma gelo dei big

In famiglia Su Facebook l'esultanza della moglie, l'ex senatrice Carloni: sono felice e basta
La commozione L'ex subcommissario Giulio Facchi: nessuno mi potrà ripagare per ¡I male ma ci hanno ridato la dignità Ora voglio solo piangere
Gad Lerner Errori di natura politica ma mai avuto dubbi sull'onestà di Bassolino
Andrea Cozzolino Vince un uomo perbene ora si colpiscano le strumentalizzazioni
Paola Binetti Tutti assolti? Davvero difficile da credere Che maxi-ecoballa
5 novembre 2013 - Gerardo Ausiello

L'inchiesta Scaricato qualche anno fa, subito riabilitato oggi. La notizia dell'assoluzione di Antonio Bassolino nel processo sul ciclo dei rifiuti m Campania fa compiere un'inversione a U al Pd (non, però, ai big nazionali), partito per il quale l'ex governatore era diventato un personaggio ingombrante. Male polemiche non si placano. Tra i primi a esultare è l'eurodeputato Andrea Cozzolino: «Bassolino, un uomo perbene». Per il vice capodelegazione del Pd a Bruxelles, infatti, in questa vicenda l'ex presidente della Regione «ha dimostrato di essere m primo luogo un uomo delle istituzioni difendendosi dalle accuse dentro e non fuori dal processo che lo vedeva coinvolto, avendo sempre e fino in fondo fiducia e rispetto nel lavoro della magistratura e pagando per questo un enorme prezzo politico». Ora, insiste Cozzolino, «devono emergere tutte le responsabilità, individuando chi ha lavorato per risolvere un problema e chi ha strumentalizzato questa battaglia per piccoli fini politici». Anche la deputata Valeria Valente e l'ex vicesindaco Tino Santangelo si dicono «felici per l'assoluzione»: «Per tanti di noi la sua estraneità ai fatti era già nota». Il caso tiene banco soprattutto sui social network. Annamaria Carloni, ex senatrice e moglie di Bassolino, affida a Facebook il suo pensiero: «Sono felice e basta!». Su Twitter, invece, l'ex presidente dell'Enel Chicco Testa ironizza: «Vediamo se Travaglio chiede scusa a Bassolino...». In 140 caratteri si esprime anche il giornalista Gad Lerner che sostiene di non aver «mai avuto dubbi sull'onestà di Basso lino, neanche quando commetteva errori di natura politica». Un altro giornalista, Gianni Riotta, si lascia invece andare ad un'amara riflessione: «Come sempre spazio minore dei media alle assoluzioni». E l'inviato del Corriere della Sera Gofiredo Buccini, interpretando il pensiero di molti, ri lancia: «Vuoi vedere che Napoli sta per riavere un sindaco?». A rompere il silenzio, dopo anni di attesa, è poi Giulio Pacchi, ex subcommissario ai rifiuti: «Dopo anni di infamie, sofferenza, cattiverie. Dopo anni in cui tutti sapevano tutto, tutti si scoprivano esperti e scrivevano libri tratti solo da accuse di parte, il Tribunale ha ridato dignità a chi, certamente anche sbagliando e non poco, ha lavorato per risolvere quell'emergenza. Nessuno mi può ripagare per il male ricevuto, in silenzio avevo deciso di difendermi nel processo, non dal processo e questo ha fatto sì che troppi avevano emesso il proprio (sbagliato) giudizio. Devo essere felice? Non lo so, forse poi potrò gustare la notizia ma adesso voglio solo fare quello che in questi anni ho saputo fare poco: piangere, piangere, piangere». Al fianco dell'ex sindaco di Napoli si schiera, inoltre. Michele Grimaldi, candidato alla segreteria regionale del Pd: «Sono davvero contento. E con me tanti. Torneranno primavere». Non mancano le critiche. Paola Binetti, parlamentare di Scelta civica, va all'attacco: «Tutti assolti. Difficile da credere e da accettare. Maxi-Ecoballa!». D'accordo il deputato Antimo Cesaro: «Un giorno i nostri bambini ci chiederanno conto di questo disastro e del nostro operato. Quel giorno dovremo offrire risposte all'altezza del nostro mandato». Durissimo il commento del Movimento a cinque stelle di Pompei: «L'impresentabile è stato assolto».

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