22 ANNI FA

Gli inizi: quei 158 bidoni tossici e la complicità della politica

2 novembre 2013
Fonte: aVVENIRE

NAPOLI L'inizio è un autista diventato cieco per aver trasportato 158 bidoni pieni di sostanze altamente tossiche provenienti da una ditta di Cuneo e sotterrati a Villaricca: sei anni prima delle parole di Carmine Schiavone alla Commissione parlamentare d'inchiesta, desecretate ieri. A voler leggere le carte delle inchieste, tutto era chiaro almeno fin dal 1991,22 anni fa, quando la camorra inizia scientificamente a trasformare la Campania in un immensa discarica, seppellendo in ogni buco ma anche sotto le strade e nelle vasche per l'allevamento dei pesci, tonnellate di rifiuti tossici, con la complicità di imprenditori e politici, messi nei posti chiave dai clan e pagati per cotlaborare. E il 4 febbraio del 1991 e alla clínica Pineta Grande di Castelvolturno si presenta Mario Tambumno, autista di camion. Ai medici dice di aver avuto un fortissimo abbassamento della vista dopo aver scaricato i bidoni di scorie tossiche provenienti dal la ditta "Ecomovil" nella discarica di Sant'Anastasia. Dopo 20 giorni gli investigatori scoprono però che il carico non è mai arrivato lì ma è stato sotterrato in un campo tra Qualiano e Villaricca. Tamburrino diverrà cieco ma il suo racconto apre gli occhi agli inquirenti, che hanno la conferma di quello che la gente dice da anni; ci sono migliaia dì discariche abusive di rifiuti tossici utilizzate dalla camorra almeno dalla metà degli anni '80. La svolta arriva però nel 1993, due anni dopo, grazie ai pentiti. Tra i primi c'è Nunzio Perrella che con le sue parole da il via alla prima indagine della procura di Napoli. Fu lui a rivelare che la discarica di Pianura era gestita dalla camorra e fu lui uno dei testimoni chiave dell'operazione Adelphi, che svelò gli intrecci tra camorra e politica. Poi arriva Carmine Schiavone, che non è un camorrista qualunque: è il cugino di Sandokan ed è quello che tiene i conti del clan dei Casalesi. Schiavone riempie decine di verbali e dalle sue parole scaturisce l'operazione Spartacus che ha portato alla condanna, nel 2005, di 91 persone, di cui 21 all'ergastolo, per un totale di 844 anni di reclusione. -

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