Roghi su commissione affidati agli immigrati: due arresti
Immigrati usati per incendi di rifiuti su commissione. È il filone investigativo su cui stanno lavorando i carabinieri di Casal di Principe dopo l'arresto di due algerini bloccati, grazie ad una telecamera nascosta, mentre davano alle fiamme una discarica abusiva a poche decine di metri dalle abitazioni. I due algerini giungono sul posto con uno zainetto sulle spalle. All'interno accendini e materiale infammabile necessario per svolgere il «lavoro». Sembrano due fantasmi, immersi in una coltre di fumo. Appiccano il fuoco in più punti, trascinano materiale in fiamme per fare in modo che il fuoco si diffonda. Sono ancora intenti ad alimentare l'incendio quando arriva in velocità un'autoradio dei carabinieri di Casal di Principe. Vengono bloccati, perquisiti, e arrestati. Sequestrati gli zainetti ed il loro contenuto. Il sospetto è che qualcuno li abbia pagati per appiccare il rogo. Perché? In quella discarica abusiva erano stati gettati materiali di risulta di costruzioni, rifiuti derivanti da esercizi commerciali, scarti di lavorazione di piccole fabbriche. Dopo la smaltimento abusivo (risparmiando somme enormi sul regolare conferimento in discarica) il fuoco fa sparire le tracce che conducono ai titolari delle imprese. Ma in alcuni casi i piromani agiscono in proprio. Con il fuoco «ripuliscono» cavi elettrici rubati per poi rivendere il rame. Anche in questo caso, per poche decine di migliaia di euro, gli immigrati farebbero il «lavoro sporco». Del resto non si spiegherebbero tanti roghi di rifiuti nella Terra dei Fuochi se non ci fosse qualcuno a guadagnarci. Ma l'arresto dei due rientra in un contesto ben più vasto. Nell'ambito di un'indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli Nord i militari di Casal di Principe hanno denunciato tredici persone per sversamento illecito di rifiuti. Tra i denunciati vi sono operai del settore edile che sversavano materiale di risulta, elettrotecnici che scaricavano sul sito apparati elettronici non funzionanti, persone che esercitavano abusivamente la raccolta dei rifiuti presso esercizi di ristorazione, ma anche due donne, madri di famiglia, che abbandonavano per strada rifiuti solidi urbani. Nel filmato dell'Arma si vedono chiaramente le due donne che arrivano con un'auto, aprono il portellone posteriore e scaricano sacchi di rifiuti in pieno giorno. Tutto intorno il paesaggio è allucinante. La stradina a poche decine di metri dalle abitazioni è praticamente coperta da lastre di eternit, elettrodomestici, rifiuti urbani, elettrodomestici, scarti di lavorazione. Dopo l'arresto dei due immigrati e l'intervento dei vigili del fuoco, i carabinieri hanno richiesto l'opera dell'Asl e dell'Arpac. I tecnici hanno eseguto il sopralluogo e relazionato ai fini del sequestro. Per lanecessaria bonifica è stata interessata la commissione prefettizia che regge le sorti del Comune di Casal di Principe. Ma il problema, in questo come m altri casi, è che l'ente locale non ha risorse economiche per rimuovere i rifiuti e bo nificare l'area. Quindi ciò che viene smaltito illegalmente in pochi minuti e dato alle fiamme in un attimo resta lì per mesi se non per anni. Il fatto inquietante è che, nonostante la mobilitazione del popolo della Terra dei Fuochi e in attesa della bonifiche, si continua a sversare e bruciare, anche su commissione come dimostra l'operazione dei carabinieri di Casal di Principe.