Il prefetto Musolino: "Tra martedì e mercoledì riconvocherò le parti"

Crisi dei rifiuti, interviene il prefetto

1 novembre 2013 - Conchita Sannino
Fonte: Repubblica Napoli

«I RISCHI connessi al ciclo troppo precario dei rifiuti rappresentano per me uno dei primissimi problemi reali del territorio». Il prefetto Francesco Musolino non usa perifrasi e risponde cosi all'allarme lanciato, m un'intervista a Repubblica, dall'amministratore di Sapna, Enrico Angelone, che minaccia di «chiudere gli Stir» tra 20 giorni in assenza di «una qualunque certezza sui fondi e tempi di erogazione». Ecco perché, aggiunge il prefetto, «tra martedì e mercoledì, riconvocherò il tavolo».
IL PREFETTO non nasconde le difficoltà e anzi rinnova ai Comuni il deciso appello che, anche formalmente e con atto protocollato, sarà inoltrato di nuovo agli enti locali che risultano in debito con la società provincialeperdecinedimilionidieuro, in cima a tutti il Comune di Napoli. Sull'allarme lanciato daAngelone interviene nel pomeriggio, con una nota tecnica, lo stesso vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano. Da Palazzo San Giacomo, il numero due dell'amministrazioneconfermaesupera, conteggioallamano.lestesseprevisioni di Sapna: Angelone aveva fissato il debito fin qui accumulato m 44 milioni, Sodano correttamente calcola che ne devono versare 58. Poi assicura che i fondi del Comune, ovvero «l'aliquota di competenza della Tares» verrà «riversata nelle casse provinciali ad avvenuto incasso del le rate, di cui la prima sarà incassata dal Comune il 15 novembre», e poi fino ad aprile del 2014 per le altre rate. Replica diAngelone:«Mi preoccupano i tempi di pagamento ipotizzati nella nota del vice sindaco che non sono corrispondenti alle necessità di effettiva prosecuzione dei servizi. Esiste, infatti, un evidente iato temporale tra il momento di erogazione delle prestazioni garantite da Sapna, che hanno avuto inizio il 1° gennaio 2013, e il momento di pagamento delle stesse, che avverrà dopo almeno un anno dallo svolgimento delle attività. La situazione è, peraltro, complicata dall'estrema difficoltà, per una società, che dovrebbe cessare in data 31 dicembre 2013, di accedere al credito bancario. In questa situazione, e poiché informazioni analoghe circa i tempi di pagamento mi sono state fornite da altri Comuni, non riesco davvero a ipotizzare una soluzione che consenta di superare le nostre gravi e attuali difficoltà». Conclusione. «Resta valida la mia ipotesi: se le cose restano così, saremo costretti a interrompere le attività. Ma ovviamente attenderemo di ascoltare il prefetto visto che si annuncia un altro vertice tra pochissimi giorni». D prefetto Musolino conferma: «Ci vedremo di nuovo tra martedì e mercoledì prossimo. Alla prefettura non sfugge la serietà e delicatezza del problema anzi, direi che quello di un ciclo di rifiuti cosi precario, pronto a saltare perunminimo intoppo, è forse il primo problema concreto di tutto il territorio. Se quel tavolo istituzionale non era stato ancora convocato è solo per la necessità di coordi- nare le agende del nostro lavoro con quello di tutte le istituzioni che devono partecipare». Esorta Musolino: «Cerchiamo di mantenere su questo fronte quella lucidità e compattezza di cui, mi pare, stiano comunque dando prova tutte le istituzioni nel loro insieme».

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