Legambiente: pochi impianti per il riciclo. Romano: sono in costruzione
La città più «riciclona» della Campania, per il 2013, è Casal Velino (Salerno) dove la differenziata si attesta all'84 per cento. Tra i capoluoghi il primato tocca a Salemo (69 per cento) Napoli, invece, si attesta al 21 per cento: sono i dati di Legambiente sulla differenziata nei Comuni campani. Ma l'associazione ambientalista si sofferma anche sull'impiantistica e sostiene che la situazione in Campania non è cambiata rispetto la scorsa edizione del premio: sono, infatti, solo tré gli impianti di compostaggio in funzione (Teora, Molinara e Salerno), «palesemente insufficienti per gestire la produzione di organico dalla raccolta differenziata», costringendo i comuni a gestire il surplus trasferendolo fuori regione con alti costi (circa 200 euro a tonnellata per l'umido, rispetto a 90 euro spesi per l'indifferenziato). Per Legambiente anche gli impianti Stir sono inadeguati e, ormai, le poche discariche operative si avviano a saturazione. Un quadro oscuro non condiviso dall'assessore Giovanni Romano che sottolinea come la raccolta differenziata in Campania sia aumentata significativamente negli ultimi tré an ni, passando dal 29 per cento del 2009 al 50per cento previsto per il 2013. Dalla certificazione dei dati di ispraperil2012 la Campania ha superato la Liguria e la Toscana. «L'aumento della raccolta differenziata e la contemporanea diminuzione della produzione dei rifiuti indifferenziati - dice Romano - è dovuta all'andamento degli indicatori sodo-economici, Pii e consumi delle famiglie, ai sistemi di raccolta differenziata, ma soprattutto alle azioni dei sindaci e della Regione Campania che, nel rispetto delle competenze assegnate dallalegge, hanno sviluppato una intensa attività di programmazione per attuare finalmente una strategia di sistema: piano regionale dei rifiuti urbani, piano regionale degli speciali, piano regionale di riduzione della produzione dei rifiuti, accordi di programma con Ministero e Conai». L'assessore sottolinea poi che sono stati investiti per per aiutare i Comuni ad incentivare la raccolta differenziata oltre 100 milioni. Complessivamente, le risorse messe in campo dalla Regione per iniziative già in essere o programmate, nell'ambito della gestione dei rifiuti, ammontano a 280 milioni di euro. Romano nega poi che anche per il compostaggio tutto sua rimasto quasi immutato «l'impianto di Eboli è già in fase di gestione di collaudo dice l'impianto di Gittoni Valle Piana è in fase di realizzazione e sta rispettando i tempi stabiliti dopo aver affrontato e risolto una complessa situazione burocratica e per quello di S.Tammaro siamo riusciti dopo una laboriosa attività amministrativa a creare le condizioni per riprendere e completare i lavori». Entro il prossimo mese di gennaio, poi, annuncia Romani, la Regione metterà a disposizione dei Comuni altri 70 milioni di euro attraverso bandi finalizzati a potenziare la raccolta differenziata e a realizzare impianti di trattamento e altri 30 milioni di euro per attuare le azioni di riduzione dei rifiuti a monte. «Uno sforzo finanziario senza precedenti che aiuterà i Comuni ad attuare la nuovalegge regionale che, in ossequio alla legge statale, rassegna ai Comuni tutte le competenze di gestione dell'intero ciclo», conclude l'assessore.