Il Pd si spacca e accusa il sindaco «Scelta superficiale, ora via Mola»
La scelta di Agnano come sede dell’inceneritore spacca il Pd e mobilita anche i sindaci di centrosinistra contro il sindaco Iervolino. Un caso politico, con consiglieri regionali, provinciali e comunali schierati contro la giunta. «La municipalità - ricorda il consigliere regionale Pd, Antonio Amato - propose di costruire un impianto di compostaggio ad Agnano. La risposta fu negativa perché, si disse, c’erano vincoli ambietali, paesaggistici e urbanistici. Mi chiedo che fine hanno fatto i vincoli? Non si può amministrare con superficialità e pressappochismo». Toni duri come quelli che usa il sindaco di Pozzuoli: «Credo nella correttezza istituzionale - afferma Pasquale Giacobbe, ex Margherita - mi aspettavo almeno una telefonata. Tutto questo non c’è stato». E il sindaco Pd di Marano, Salvatore Perrotta, definisce «grottesche» le decisioni maturate in questi giorni sul tema rifiuti. Critiche Pd a tutti i livelli, dal consigliere provinciale Filippo Monaco («Scelta scellerata») ai comunali Rosario Giudice («Meglio la zona est, il consiglio ha già detto no per la zona occidentale») e Salvatore Guerriero che attacca l’assessore Mola: «Non vorrei che si sia giunti a tale conclusione consapevoli che in quella zona non si potrà mai costruire un termovalorizzatore. Non è possibile che una decisione così importante venga presa a tavolino su consiglio dell’assessore Mola, il quale dopo aver fallito per due anni sulla mobilità, oggi espone il sindaco ad un’altra figuraccia; se tecnicamente sarà impossibile costruirlo nella zona di Agnano, lo stesso Mola si dovrà dimettere». Oltre al Pd la decisione non piace a gran parte del centrosinistra (contrari Dpl, Prc, Verdi, Pdci e Sd) unica voce a sostegno quella dell’assessore Oddati che spiega: «Alimenteremo il Forum con l’energia del termovalorizzatore». Durissimo, infine, il presidente della municipalità Giuseppe Balzamo che cita una lettera del vicesindaco. «Decisioni della giunta per l’installazione di un termovalorizzatore nell’area di Bagnoli, sono destituite di fondamento» ha infatti scritto pochi giorni fa Tino Santangelo, titolare della delega all’Urbanistica. «Erano state fatte promesse - spiega Balzamo - per far diventare la zona cuore di un nuovo sviluppo. Ora si vanifica tutto. La cittadinanza ha il diritto di reagire». Fermo il commento del sindaco: «Non c’era nessun patto, è solo la legge che obbliga il Sindaco, entro il 23 giugno, ad indicare la sede del termovalorizzatore che sarà costruito in citta. Io ho fatto i dovuti accertamenti e mi sono assunta la responsabilità. Con discarica e termovalorizzatore ci sarà una svolta definitiva all’emergenza rifiuti. Certo c’è ancora qualche esagitato che cerca notorietà. L’importante è che ci siano garanzie». Ottimismo anche nelle parole del governatore Bassolino: «La strada imboccata con queste scelte è quella giusta, ora si può invertire la rotta. Napoli fa la sua parte, come altri territori in Campania fanno la loro. Sono giornate importanti sul fronte di una soluzione al tema dei rifiuti. Possiamo dire che siamo sulla strada giusta. Gli ultimi fatti confermano l’efficacia di una linea: quella della corresponsabilità delle istituzioni e delle forze politiche». Ma il dialogo con il Pdl non trova sponda. Da Roma Stefano Caldoro (segretario nazionale del Nuovo Psi) attacca: «Scelta frutto di superficialità e faciloneria». A fargli eco i consiglieri comunali di centrodestra. Un no secco arriva, infatti, da Palmieri (Nuovo Psi), Varriale e Signoriello (Fi), Lamura e Schifone (An). Le uniche aperture arrivano da Moretto (An) e Ambrosino (Fi).