Terra dei fuochi, l`ora delle scintille tra don Patriciello e il blogger Ferrillo

Il prete: "C'è chi mente". La replica: "Ti fai usare dalla politica"
29 ottobre 2013 - Antonio Di Costanza
Fonte: Repubblica Napoli

«TANTA pena mi fanno coloro che ricorrono alla menzogna» accusa don Maurizio Patriciello.
Replica Angelo Ferrillo: «Lui si fa utilizzare dalla politica». Per una volta si sono scambiati i ruoli. Il blogger della "Terra dei fuochi" organizza una conferenza stampa. Il sacerdote diventato leader della lotta ambientalista, affida la sua versione a Internet. E tra i due sono scintille, mentre in mezzo c'è un popolo che piange per il territorio ferito ed è pronto a scendere in piazza a prescindere da chi organizzi la protesta. Fotografia di una vicenda che rischia di diventare surreale e che oggi vede due persone incapaci di dialogare tra di loro. Ferrillo difende la bontà delle battaglie «portate avanti per anni, al contrario di chi si occupa del problema da pochi mesi» e insiste su quella che definisce la vera priorità: «Bloccare i roghi tossici». Questa per il blogger, capace di radunare oltre 50 mila persone, è la prima emergenza da affrontare e va messa davanti alla battaglia contro gli inceneritori e alla questione bonifiche: «Che senso avrebbe ripulire un territorio dove continuano ad accendere le gomme inquinando?» si chiede Ferrillo.
Patriciello sabato non ha partecipato alla marcia a Napoli anche perché, scrive su Facebook, non si vuole «assumere responsabilità di persone che ho appena intravisto qualche volta» e di cui dice di non condividere il modo di pensare e agire. «Non sono mai stato invitato - scrive in un lungo post il sacerdote - un corteo non è una passeggiata e chiamare migliaia di persone a scendere in strada è una grande responsabilità. Io mi prendo le mie, non sono disposto ad addossarmi quelle degli altri». Parole alle quali Ferrillo risponde piccato: «Mi cadono le braccia. Patriciello mi conosce benissimo. Partecipai a una sua iniziativa a Caivano. Mi cacciò perché disse che avevo offeso un suo ospite, l'eurodeputato Erminia Mazzoni. Dicevo solo la verità». Ferrillo lancia un appello al sacerdote: «Si tenga alla larga dalla questione bonifiche, altrimenti aprirà le porte al fiume di soldi che arriveranno e che la politica vuole spartirsi. Rischia di essere utilizzato». Il blogger chiude le porte alla politica, ma accoglie tutti gli altri: «Sabato al corteo c'erano anche alcuni militanti di CasaPound che volevano partecipare alla manifestazione. Gli avevamo detto di sì, a patto che venissero senza alcun vessillo, richiesta che hanno rispettato. Ma sono stati allontanati dagli stessi gruppi che poi mi hanno contestato. Chi si è comportato da fascista?». Patriciello considera fondamentale il dialogo con le istituzioni, mentre il blogger spiega che non si può interloquire con chi «ha fatto finta di non conoscere i problemi del territorio e specula sul dramma della gente».
Anche a livello locale, spiega, è inutile chiedere, «come ha fatto Caldoro, una legge speciale per le bonifiche o fare il Registro dei tumori, che sarebbe come contare le pallottole mentre i cecchini continuano a spararci addosso».
Ferrillo polemizza anche con il sindaco Luigi de Magistris «lancia slogan e mente affermando che la differenziata non si fa perché costa». Bacchettate anche alle Procure che «forse operano sul territorio solo se c'è un interesse politico alle spalle», sentenzia il blogger che chiarisce la propria posizione anche sui Rom: «Nei campi si brucia ogni giorno qualcosa, è un dato di fatto. Questo non vuol dire accusare tutti i rom, ma ci sono alcuni di loro che vengono utilizzati da una struttura a più livelli per bruciare rifiuti, scarti di produzionia nero ma anche legali. È un business milionario». Tornando sul caos di sabato, Ferrillo «si scusa nonostante sia parte lesa. Un gruppetto di persone mi ha interrotto quando il dibattito non era ancora apertoe tra loro c'era gente che dice di rappresentarei comitati, ma in realtà agisce senza ascoltare la gente.
Erano dieci persone e vorrei sapere chi li ha mandate. Non potevamo assicurare da soli l'ordine pubblico e la Digos, non intervenendo, ha contribuito ai disordini». Ferrillo assicura infine la presenza alla manifestazione del 16 novembre, chiarendo che non gli interessa scendere in politica.
Il parroco di Caivano gli replica in maniera indiretta, ricordando che esiste un Coordinamento dei comitati «che ha lavorato sodo portando alla ribalta la situazione della nostra terra. Sappiamo di essere in guerra. Chi ha lucrato e continua a lucrare sul nostro dramma ci è nemico. Ci attacca. Ci offende. Ci calunnia. La menzogna è un'arma potentissima».

 

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