Quattro ministri per la "Terra dei fuochi" nasce task-force di tecnici e investigatori
UNA task-forcesul territorio eun appello all'Europa. Sono le principali linee di azione emerse ieri dal vertice a Roma, al Viminale, sulla "Terra dei fuochi". Vertice intergovemativo, con i rappresentanti di ben quattro dicasteri: Angelino Alfano (Interno), Andrea Orlando (Ambiente), Beatrice Lorenzin (Salute) e Nunzia De Girolamo (Agricoltura). L'organismo dovrà coordinare un piano di interventi di prevenzione e di controllo su quelle aree tra Napoli e Caserta interessate dei roghi. De Girolamo ha anche specificato che ci sarà un osservatorio per perimetrare le aree e «identificare quelle inquinate e quelle non inquinate, operazione propedeutica a tutti gli interventi». Alla task-force aderiranno tecnici dei quattro dicasteri oltre che rappresentanti delle forze dell'ordine locali. Uno sbocco ben giudicato anche da Orlando, che per la collaborazione fra ministeri si era battuto sin dalla sua prima visita in quelle terre. Il secondo punto è stato affidato aAlfano. In qualità anche di vicepremier, toccheràaquest'ultimo proporre, a nome dell'intero governo, alla Unione europea di inserire in qualche modo la faccenda delle bonifiche all'interno della prossima tornata di fondi europei 2014-2020. La soluzione potrebbe prevedere una misura specifica chiamata «bonifiche» o «materie ambientali» all'interno del piano di coesione. Etichette a parte, lo scopo è però soprattutto quello di coprire questi interventi con il placet europeo e sottrarre quindi gli investimenti al giogo del patto di stabilità. All'incontro erano presentì anche i due prefetti di Napoli e Caserta, rispettivamente Francesco Antonio Musolino e CarmelaPagano, il capo della Polizia Alessandro Pansa, il capo dipar timento dei vigili delfuoco Alberto Di Pace , il responsabile per il fenomeno dei roghi in Campania, Donato Cafagna, e il presidente della Regione Stefano Caldoro, che giudica l'incontro «molto positivo. Una emergenza nazionale merita una risposta nazionale. Bisognerà chiedere le risorse per le bonifiche nella programmazione 14/20, l'Europa deve consentirci questo intervento. Abbiamo individuato insieme un percorso che non dobbiamo abbandonare».