La Procura pronta a chiedere ¡I rinvio a giudizio Con l'ex governatore coinvolti dirigenti e manager

Rifiuti, con Pansa anche Bassolino rischia il processo

Percolato, l'ipotesi: associazione per delinquere tra l'ex governatore, capo impianti e commissari
L'avviso di chiusura inchiesta è stato recapitato anche a Guido Bertolaso, ex commissario per i rifiuti ed ex capo della Protezione civile
Avviso di chiusura inchiesta anche per Gianfranco Mascazzini, già massimo dirigente del ministero dell'Ambiente negli anni caldi della crisi
Corrado Catenacci, già prefetto e commissario per l'emergenza rifiuti in Campania negli della grande crisi, durata dal 2006 al 2011
23 ottobre 2013 - Leandro Del Gaudio
Fonte: Il Mattino

Una richiesta di rinvio a giudizio per la storia del percolato. Eccola l'ultima curva pericolosaperl'exgovernatore Antonio Bassolino, alla luce di quanto emerge dagli esiti più recenti dell'inchiesta condotta a Napoli sulla gestione commissariale di rifiuti e bonifiche. Mesi di studio, la Procura ragiona su livelli differenti e presenta le proprie conclusioni su ex esponenti di vertice del sistema politico e amministrativo impegnato negli anni della grande emergenza rifiuti del decennio scorso. Proprio dagli atti trasmessi al gip, per ottenere l'archiviazione di alcuni capi di imputazio ne m riferimento ad alcune posizioni, si leggono alcune valutazioni in merito alla posizione dell'ex governatore Antonio Bassolino. In sintesi, la Procura di Napoli potrebbe chiedere il rinvio a giudizio per il reato di associazione per delinquere m relazione al ruolo svolto dall'exgovernatore in qualità di commissario straordinario di governo per le bonifiche e le acque e - ovviamente - in qualità di presidente della Regione; stessa valutazione da parte della Procura, potrebbe essere adottata anche nei confronti degli altri esponenti della cabina di regìa chiamata ad intervenire sui conferimenti di percolato, tra ex assessori, ex commissari e ca- pimpianto, ma anche imprenditori firmatari di contratti con la Regione. E proprio mentre sta per concludersi il processo cosiddetto Impregilo dinanzi alla quinta penale, vicenda in cui Bassolino è imputato, potrebbe arrivare al gip un'altra richiesta di rinvio a giudizio per l'ex governatore. La storia è quella del percola- to (materiale di risulta delle discariche, altamente inquinante), una vicenda che a gennaio del 2011 culminò in una serie di provvedimenti cautelari, tra cui il sequestro di impianti di depurazione. Una inchiesta giunta ad uno snodo. In questi giorni, la Procura scrive al gip e ottiene l'archiviazione dell'exprefetto (oggi capo della Polizia) Alessandro Pansa, m merito al reato di associazione per delinquere, pur dicendosi pronta - e lo mette periscritto - a chiedere il rinvio a giudizio per il reato di traffico illecito dei rifiuti. E ce n'è anche per altri imputati, almeno stando agli atti trasmessi al gip collegiale, da cui emerge la possibilità di una richiesta di processo per lo stesso Bassolino. Possibile che m questo caso i pm chiedano un accertamento m aula dell'ipotesi associati - va. Difeso dai penalisti Giuseppe Fusco e Massimo Krogh, Bassolino si è difeso nel corso del processo Impregilo, ricordando lo scenario di emer genza, ma anche lo stretto collegamento tra Napoli e il governo centrale negli anni dell'emergenza del decennio scorso (come per altro confermato in aula dall'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta). Un processo quest'ultimo segnato dalla mannaia della prescrizione.Oggi, c'è un nuovo possibile sbocco nel corso di un'inchiesta che ha visto ben 41 indagati, su cui probabilmente sarà chiamato ad esprimersi un gip collegiale. Main cosa consiste l'inchiesta sul percolato? Secondo la Procura, per anni sarebbe stata creata una apparente situazione di legittimità, che consentiva di gestire - siamo dal 2006 al 2011 - un servizio valido solo sulla carta, buono comunque a mettere m circolo milioni di euro. Erailnucleo dell'ultimo atto d'accusa vibrato dalla Procura di Napoli a carico di quarantuno indagati, tra ex amministratori, politici e prefetti, come si legge negli avvisi di chiusa inchiesta recapitati a dicembre del 2011 all'exgovematore Antonio Bas solino, all'ex capo della sua segreteria politica Gianfranco Nappi, all'ex assessore regionale Luigi Nocera; ma anche a Marta Di Gennaro (per anni numero due in seno alla Protezione civile), al prefetto ed ex commissario Corrado Catenacci, all'ex commissario e capo della Protezione civile Guido Bertolaso; poi allo stesso Pansa; all'ex dirigente del ministero dell'Ambiente Gianfranco Mascazzini; all'ex subcommissario Carlo Alfiero. Gravi le accuse contestate al termine delle indagini dei carabinieri del Noe, fondate su intercettazioni, testimonianze, mail acquisite che farebbero emergere uno scenario collusivo tra pubblico e privato. 

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