«È nocivo come il cibo coltivato nella Terra dei fuochi»
«È nocivo come il cibo coltivato nella Terra dei fuochi» NAPOLI. «L' operazione è la più imponente avvenuta negli ultimi anni e segue un servizio denuncia realizzato dalla trasmissione Ballarò dove si evidenziava la crescita del business nelle mani della camorra, che gestisce attualmente oltre 1.500 forni abusivi nel napoletano e circa la metà di questo mercato alimentare in Campania». A parlare il leader degli ecorottamatori Ecologisti Francesco Emilio Borrelli e Mimmo Filosa, presidente dell' associazione panificatori Unipan, che aggiungono: «II pane tossico è nocivo alla salute come la frutta e gli ortaggi coltivati nella "Terra dei fuochi" e bene hanno fatto i carabinieri a intervenire con estrema durezza contro il fenomeno. Invitiamo la popolazione campana a controllare la tracciabilità del pane che acquista per non correre il rischio di gravissimi danni alla salute e di ingerire materiale velenoso e fortemente cancerogeno». Sulla stessa linea anche la Coldiretti che sottolinea: «Con la crisi aumentano le frodi a tavola con un incremento record del 170 per cento del valore di cibi e bevande sequestrate perché adulterate, contraffate o falsificate, per garantire la sicurezza alimentare. Nei primi nove mesi del 2013 sono stati sequestrati prodotti per un valore di 335,5 milioni di euro soprattutto con riferimento a prodotti base dell'alimentazione come la carne (24 per cento), farine pane e pasta (16 per cento), latte e derivati (9 per cento), vino ed alcolici (8 per cento), ma anche in misura rilevante alla ristorazione (20 per cento)».