Don Patriciello: "Troppo silenzio e indifferenza"
NOLA - "A questo scempio ambientale hanno partecipato tutti quelli che sono stati zitti e tutti quelli che sono stati distratti". E' il messaggio che don Maurizio Patriciello, parroco del parco Verde di Caivano ha lanciato alla fine del corteo. Il prelato, da tempo impegnato in una battaglia contro i reati ambientali e contro la rinascita del territorio, ha preso parola a Boscofangone: nel cuore del triangono della morte. Le frasi Patriciello le ha urlato dal centro di quel triangolo formato dai comuni di Acerra, Noia e Marigliano. "Il futuro sono i giovani - ha detto ancora il parroco rivolgendosi ai tanti studenti presenti alla manifestazione - siete voi che avete la possibilità di cambiare le cose ed avete il dovere di chiedere un cambiamento. Cambiare per vivere".
Tanti anche gli ambientali che ieri hanno sfilato per le vie del Nolano. Gennaro Esposito, presidente di Assocampaniafelix ha ribadito il suo pensiero: "Hanno ucciso questa terra, ora è arrivato il momento di riprendercela". Per gli ambientalisti, infatti, restano ancora irrisolte le criticità dell'area nolana. In primo luogo, la questione depuratore di Marigliano mal funzionante da anni, cosi come la questione Regi lagni che continuano a trasportare, al litorale Domizio, il loro carico inquinante: fino alla vicenda delle cave di Pelvica di Nola. "Nel frattempo - si legge in una nota delle associazioni ambientaliste del territorio - continuano le coltivazioni di ortaggi ed il pascolo in zone notoriamente interdette a suddette attività e da anni inquinate da diossina (dichiarate tali dll'Arpac), gli sversamenti abusivi di rifiuti tossici e relativi roghi tossici (vedi Torretta, Ponte dei Cani, Boscofangone, etc.), il traffico pesante al di fuori di ogni norma". A tutto questo bisogna aggiungere la presenza a Tufìno di ben due mega-discariche (Paenzano 1 e 2) esaurite e messe in sicurezza da alcuni anni. Ed ancora di una cava calcarea a Casamarciano ancora in attività, non dotata di strumentazione idonea per la rilevazione di particolato fine, assai dannoso per la salute pubblica.