Rifiuti, Orlando boccia Caldoro Legge speciale ha tempi lunghi
BONIFICHE anno zero. La Terra dei fuochi continua a bruciare e si infiamma anche la politica. Da Napoli, davanti alla platea dei giovani industriali riuniti alla Stazione marittima, il ministro dell' Ambiente Andrea Orlando annuncia: «Una legge speciale per le bonifiche ha tempi molto lunghi mentre abbiamo l' esigenza di agire rapidamente». Perché cita e allo stesso tempo boccia un' eventuale legge speciale? Perché due settimane fa l' idea l' ha lanciata il presidente della Regione Stefano Caldoro passando il testimone ai parlamentari campani che hanno presentato una proposta. Orlando, però, ha altre soluzioni: «Sicuramente è necessario un testo in cui l' insieme delle iniziative possano avere una sede organica, ma penso anche a provvedimenti d' urgenza, a ulteriori passi veloci che stiamo studiando. Nei prossimi giorni andranno presi provvedimenti per le risorse necessarie alle bonifiche e per la repressione, ma ci saranno notizie importanti anche al termine delle indagini di questi mesi». Mentre Orlando parla ai giovani industriali, il presidente della Regione Stefano Caldoro è a Benevento e quando sul suo tablet rimbalzano le frasi del ministro non perde tempo. Niente legge speciale per le bonifiche? Orlando non la trova convincente perché l' iter è troppo lungo? «Allora - rilancia Caldoro - il governo approvi un decreto, domanie non tra un mese, che metta dentro tutte le osservazioni che abbiamo formulato con i cittadini e i parlamentari campani. Noi non faremo passi indietro per tutelare la salute e l' ambiente. Nel decreto siano previste le risorse e i tempi. In caso diverso, vuol dire che il governo vuole abbandonare queste terre colpite da sversamenti illegali che arrivano da tutto il paese». Idea condivisa dal deputato Mara Carfagna: «Se il governo non ritiene utile una legge speciale, allora vari subito un decreto nella prossima riunione del Consiglio dei ministri». Il Pd con Enzo Amendola e Raffaele Topo, segretarioe capogruppo regionale, invita invece Caldoro a «spegnere le polemiche e passare ai fatti». In Regione, intanto, i parlamentari del Movimento 5 stelle Salvatore Micillo, Paola Nugnes e Vilma Moronese hanno consegnato all' assessore all' Ambiente Giovanni Romano un progetto che prevede il recupero della materia dalle ecoballe del sito di Taverna del re, nel territorio di Giugliano, senza alcuna combustione o produzione di biogas. «Un progetto - spiegano - per la creazione del più grande e avanzato Distretto per il riciclo mirato al recupero della materia e alla sperimentazione che ha come obiettivo il disinquinamento e la bonifica del territorio, la creazione di posti lavoro, ricerca e sviluppo». Obiettivo: evitare la costruzione di un termovalorizzatore ad hoc per l' incenerimento dei sei milioni di ecoballe puntando, piuttosto, su varie fasi di lavorazione all' interno del distretto con strutture temporanee prefabbricate smontabili e riutilizzabili. E la Terra dei fuochi continua a ribollire. Dopo le marce delle scorse settimane a Giugliano, Aversa, Orta di Atella, Casal di Principe, ieri hanno sfilato in duecento al Fusaro contro i rifiuti tossici sotterrati tra Bacoli e Monte di Procida. Anche a Calvi Risorta è organizzato per sabato prossimo un corteo per dire no alla centrale biomasse che dovrebbe sorgere, denuncia il comitato "Agrocaleno" «nel degrado ambientale della ex-Pozzi, fabbrica dismessae abbandonata a se stessa dal finire degli anni ottanta e diventata oggi una discarica a cielo aperto di eternit, rifiuti tossici e scarti edili spesso coperta da intense nubi di fumo nero causato da roghi dolosi».