La discarica tombata a gennaio
Si chiude con un nulla di fatto la commissione speciale di indagine conoscitiva sulla discarica di Chiaiano. In tre anni, si è riunita solo quattro volte, raggiungendo il numero legale per il rotto della cuffia solo in due occasioni, mentre le altre due sono andate del tutto deserte. Si dimette polemicamente il presidente della commissione Salvatore Guangi (Pdl) (nella foto in basso), che in questi mesi ha ottenuto, nonostante tutto, importanti risultati, effettuando un sopralluogo sulla discarica per verifícame lo stato e convocando in audizione i tecnici della Sapna, incaricati delle operazioni di tombamento, conducendo una strenua battaglia per portare alla luce la verità su Chiaiano. Lo stesso Guangi chiede, contestualmente, adesso, anche la chiusura ^definitiva della commissione. «È un organismo - dice Guangi - che non ha funzionato. Purtroppo, devo constatare che la questione di Chiaiano non è stata presa in considerazione da parte del consiglio comunale come un problema serio della città di Napoli, se questa discarica si fosse trovata in altri quartieri, probabilmente, ci sarebbe stato un diverso interesse». «La cosa più grave prosegue Guangi è che alle commissioni che sono state convocate non c'è mai venuto nessuno. Non c'era interesse, altrimenti i commissari sarebbero venuti all'intemo della commissione a portare le loro idee e a dare forza ad un territorio che ne aveva bisogno. Ora, considero il mio lavoro finito. Nel prossimo consiglio co munale sull'ambiente del 7 novembre presenterò la chiusura dei lavori della commissione e le mie dimissioni da presidente. Oggi quest'istituto non ha più motivo di esistere, perché la fase di chiusura tecnica della discarica sarà seguita direttamente dall'amministrazione comunale».Cosa ci si aspetta ora per Chiaiano? La direzione è quella del tombamento della discarica. Il progetto per il capping è pronto ed è stato già presentato alla Regione. Ci sono anche i finanziamenti, manca solo la firma di Palazzo Santa Lucia. L'amministratore unico di Sapna, Enrico Angelone, lo presenterà ufficialmente alla città nei prossimi giorni, con una conferenza stampa nella Sala Bobbio di Palazzo San Giacomo. La fase tecnica di chiusura sarà seguita direttamente dall'assess o r a t o all'Ambiente, guidato dal vicesindaco Tommaso Sodano. Intanto, Guangi prova a ripercorrere, nella sua relazione conclusiva, l'iter della commissione speciale d'indagine. L'insediamento ufficiale avviene il 4 novembre 2011, alla presenza del presidente del consiglio comunale Raimondo Pasquino, ma solo il 14 dicembre, dopo due sedute andate a vuoto per la nomina del presidente, si perviene alla candidatura di Salvatore Guangi (Pdl). Il presidente neo-eletto, consigliere comunale di Marianella, già impegnato nella battaglia ambientale negli anni precedenti come consigliere municipale, si attiva subito convocando già il 16 febbraio 2012 il primo sopralluogo nella discarica, al quale partecipano, però, solo 3 commissari su 10. Massiccia, invece, la presenza dei consiglieri di Municipalità. Subito dopo il sopralluogo i commissari incontrano il comitato permanente anti-discarica, dal quale emerge la «necessità e la volontà di un approfondimento degli aspetti cruciali dell'intera "questione" discarica e, soprattutto, sulle previsioni progettuali del Commissariato appositamente costituito». Il 24 aprile successivo, quindi, la commissione ascolta la relazione del Direttore Tecnico della Sapna Perillo sul progetto preliminare per l'affidamento in concessione degli interventi per la realizzazione del capping dell'impianto di valorizzazione del biogas e della gestione post-mortem della discarica. Il dirigente rassicura anche i cittadini sull'infondatezza delle voci su una possibile riapertura della discarica, che sarà invece sottoposta a capping, cioè coperta e risagomata, con opere di captazione del biogas, e delle attività di post-cessione, che si attivano a seguito della chiusura della discarica. Vanno deserti, invece, gli altri due sopralluoghi programmati per il 24 ed il 29 gennaio 2013. «Il dato evidente che emerge - conclude Guangi - [...] è l'assenza di partecipazione ai non pochi momenti di incontro e confronto: ad oggi sono state effettuate altre 4 commissioni di cui 2 puntualmente andate deserte, tale scarsa adesione, a mio avviso, è imputabile principalmente a due fattori: la mancanza di aggiornamenti sull'attività posta in essere dalla Sapna successivamente al- l'illustrazione del progetto preliminare di massima per il capping della discarica e la problematica ascritta alle competenze della commissione, ritenuta, evidentemente, non prioritaria rispetto alle altre. [...] In presenza di una latente sensibilità verso una tematica dai mille risvolti sociali, e, probabilmente di una mia carente capacità di coinvolgimento degli altri commissari, ritengo opportuno rimettere il mandato di presidente di questa commissione. Reputo inoltre non utile tenere m vita tale organismo, anche alla luce delle evidenti sovrapposizioni con quanto posto in essere dall'Assessorato all'Ambiente».