Il Pdl presenta una proposta di legge. Caldoro: «Ora si cerchi la disponibilità degli altri partiti, in primis il Pd»

«Piano Marshall per le bonifiche»

Definizione delle aree da recuperare, gestione centralizzata degli appalti e utilizzo di risorse dei beni confiscati alla criminalità i punti cardine. Sel: «Inquietano certe firme sotto l'iniziativa». I Democratici: «Noi già al lavoro da tempo»
17 ottobre 2013 - Mario Pepe
Fonte: Roma

 NAPOLI. Un Piano Marshall per le bonifiche nella Terra dei fuochi. A chiederlo sono i parlamentari del Pdl attraverso la presentazione di una proposta legislativa per far fronte a quella che il coordinatore campano del partito, Nitto Palma, definisce «una situazione drammatica». Dal canto proprio, la portavoce alla Camera, Mará Carfagna, spiega che «la bonifica riguarderà il 5 per cento del territorio regionale. Per fare fronte al pian serviranno risorse. Con la nostra proposta prevediamo l'utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e un meccanismo per ³³ migliore utilizzo dei fondi europei». Paolo Russo, dal canto proprio, chiarisce che «la premessa fondamentale è quella di procedere ad una sorta di censimento delle aree a rischio, distinguendole da quelle sicure per le coltivazioni e gli allevamenti. E per gli appalti occorre dare vita ad una struttura centralizzata e abbia i dovuti meccanismi per evitare infiltrazioni della malavita. Oltre alle risorse provenienti dai sequestri alla malavita organizzata, altre potranno essere reperite dal Fondo di sviluppo e coesione escludendole dal computo dei limiti del Patto di stabilità». E Pina Castiello sollecita il Governo «affinchè si possa costituire in zona un un presidio militare fisso per il controllo del territorio e con compiti di contrasto allo sversamento illecito dei rifiuti tossici». Infine, Carlo Sarro anticipa che si sta pensando all'introduzione «del divieto di coltivazione ad uso alimentare in termini normativi e specifici, unitamente a misure sul traffico dei rifiuti e la costituzione presso il Corpo forestale a Castel Volturno di un Centro di informazione e formazione agrosanitario locale». Finora, le risorse messe in campo sono stati quelle della Regione: 300 milioni con la quale è stata avviata una prima attività di bonifica. La proposta del Pdl raccoglie l'ok del governatore campano Stefano Caldoro che sottolinea come ora si debba cercare «la disponibilità della altre forze politiche, a partire dal Partito democratico. La Terra dei fuochi, avvelenata da anni di sversamenti illegali da tutto il Paese, è un'emergenza nazionale e deve avere, pretende una risposta nazionale. Bonifiche, garanzie per la salute, tutela dei prodotti e controllo del territorio: ecco le priorità». In precedenza, nel corso della trasmissione Coffee Break su La7, Caldoro aveva sottolineato che «il Capo dello Stato ha parlato di emergenza nazionale. Se c'è un'emergenza nazionale ci vuole una risposta anche nazionale». Dal canto proprio, l'assessore all'Ambiente, Giovanni Romano, chiede di utilizzare «parte dei 43 miliardi di euro che la legge di stabilità destina al Fondo Sviluppo e Coesione per garantire la bonifica delle aree inquinate della Campania. Il lavoro della giunta regionale, in ogni caso, andrà avanti ma è chiaro che per intervenire ovunque e partire da subito ñ'è bisogno dell'intervento dello Stato». Apprezzamento per l'iniziativa del Pdl arriva dalla parlamentare Renata Polverini e dal responsabile nazionale di Città Nuove, Salvatore Ronghi. Ma sulla proposta del Pdl arrivano, dal fronte dell'opposizione, no e distinguo. La chiusura è di Sei, con Arturo Scotto netto: «II Pdl ha presentato una legge speciale sulla Tena dei fuochi. Discutiamone, ma se guardiamo le firme di chi la propone ci preoccupiamo. Come fa l'ex presidente della Provincia Luigi Cesaro a proporre soluzioni a un dramma di cui non si è affatto occupato, quando ha avuto responsabilità di governo?». Massimiliano Manfredi ricorda che «come parlamentari del Pd siamo già in prima linea, ed ora che anche dal centrodestra sono arrivate proposte sul tema, ci aspettiamo da tutte le forze politiche e da tutti gli enti locali, Regione in primis, piena collaborazione e impegno concreto». Mello Formisano (Centro democratico) è chiaro: «Serve un sforzo complessivo utilizzando risorse nazionali e comunitarie».

Powered by PhPeace 2.6.4