Terra dei fuochi, la Nugnes denuncia «Sul web minacce alla mia famiglia»
Minacce e intimidazioni, assedio sul web e i social network all'assessore regionale all'Agricoltura Daniela Nugnes all'indomani delle iniziative a Giugliano e dell'apertura delle buste per l'appalto dell'inceneritore. L'assedio è partito dalla Terra dei fuochi, da giorni al centro di una forte protesta contro i roghi e contro l'inceneritore. Nei giorni scorsi era stato preso di mira anche il commissario per la costruzione dell'impianto, ieri sera manifestazione anche davanti allo stadio San Paolo prima della Partita della nazionale. A rivelare le nuove minac ce l'assessore Nugnes a margine della commissione agricoltura del Consiglio regionale dedicata al sistema agroalimentare campano in relazione all'allarme sulla Terra dei fuochi. «Sulle mie pagine dei social network - ha denunciato Nugnes arrivano intimidazioni, minacce e "auguri" pérchela mia famiglia trovi la morte come accaduto ad altre famiglie e bambini». Secondo l'assessore Nugnes, «l'allarmismo ingenerato dall'emergenza Terra dei fuochi sta assumendo un carattere degenerante che è difficile e complicato da controllare». Proprio ieri il presidente Stefano Caldoro e l'assessore Nugnes hanno firmato il decreto con cui si istituisce un tavolo che sarà luogo unico di raccolta di tuta i dati relativi all'inquinamento dei terreni campani con particolare riferimento alle aree delle province di Napoli e Caserta. Al tavolo partecipano tutte le organizzazioni degli agricoltori, le cooperative, le organizzazioni degli imprenditori, gli assessorati regionali all'Ambiente e all'Agricoltura. «Entro 30 giorni - informa Nugnes - saranno pubblicati i dati di 1.500 analisi realizzate dagli istituti preposti nei siti che sono nelle immediate vicinanze dei luoghi in cui siverificano roghi o sono stati trovati sversamenti illeciti. Sono certa afferma Nugnes - che ci sono prodotti di qualità perché i prodotti campani sono sottoposti alle analisi delle aziende e anche della grande distribuzione, ma il problema è che il brand Campania non tira». Sul fronte della Terra dei fuochi una giornata di iniziative e tensioni a Napoli come a Roma. «A Caivano minata daU'ecomafie «abbiamo il dovere di dare una risposta forte», afferma il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo, a margine della celebrazione dei 191 anni del Corpo forestale dello Stato, annunciando che il 22 prossimo sarà in visita sul territorio con il mi nistro degli Interni Alfano. «Decideremo che tipi di intervento fare - dice De Girolamo - con l'opportuna presenza del ministro dell'Interno che oltretutto è vicepremier e quindi possiamo fare molto, sempre con il coinvolgimento del presidente della Regione Campania Caldoro». Sulla Terra dei fuochi, De Girolamo ha già attivato con la Forestale un osservatorio, che coinvolge anche il ministro dell'Ambiente e quello della Salute, e che - sottolinea il ministro - «sarà convocato a stretto giro». «Con il ministro degli Interni, Angelino Alfano, andremo il 22 ottobre nella Terra dei Fuochi per dare risposte molto forti e progettare un futuro migliore», informa la De Girolamo, a margine della cerimonia per le celebrazioni del 191 annuale del Corpo Forestale. Il ministro ha anticipato la convocazione a stretto giro dell'Osservatorio nazionale Terra dei Fuochi a cui prenderanno parte anche i ministeri della Salute e dell'Interno, insieme ai quali «intendiamo coinvolgere anche il presidente della Regione Caldoro». «Non so se vengono per una passerella - dichiara don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano leader della llotta antiroghi -. Io per ora li accolgo e li ringrazio. Parleremo loro senza peli sulla lingua. La disperazione, lo sdegno sono forze che non devono andare perdute. Ognuno di noi sta lottando per se stesso, per i propri figli e nessuno vuole o deve essere ringraziato».