Inceneritore, città sotto assedio «No all`inceneritore» scontri sulla Marina feriti e città bloccata
Una giornata di guerriglia, agente in ospedale Occupati gli uffici dell'assessorato all'Ambiente
Riapre lo Stir di Tufino, evitata una nuova crisi nella raccolta dei rifiuti. Ma a creare disagi a Napoli ieri è stata la protesta dei No inceneritore di Giugliano che hanno bloccato la strada davanti all'assessorato regionale dell'Ambiente mandando intiltla viabilità fino al tardopomeriggio quando la protesta, che ha raggiunto anche momenti di tensione, è terminata. E sempre ieri il governatore Caldoro ha voluto rendersi conto della situazione dell'ex Resit di Giugliano effettuando un sopralluogo nell' ex discarica.
Termovalorizzatore di Giugliano: volevano evitare l'apertura delle buste con le credenziali delle imprese (A2A e Astaldi) che hanno accettato di partecipare al cosiddetto dialogo competitivo, hanno trasformato in un inferno la giornata di molti napoletani rimasti imbottigliati per ore nel traffico tra sirene urlanti e clacsono impazziti. Il delirio delle giornate peggiori. Eppure l'appuntamento non era certo di quegli storici: nelle contestatissime buste non c'era nessuna offerta, non è stato avviato nessun appalto, perché nessun appalto era previsto. Ma probabilmente temendo che una volta avviata la procedura non si potesse più tornare indietro, ieri mattina una ventina di manifestanti hanno occupato gli uffici dell'assessore all'ambiente Giovanni Romano. I dipendenti quando sono arrivati li hanno trovati nei locali. Sono state allertate le forze dell'ordine che hanno tentato di convincere i contestatori, tra di loro diverse donne, ad uscire. Inutilmente: i dimostranti erano decisi a restare negli uffici fino alle ore 15, quando era prevista l'apertura delle buste. Allora li hanno trascinati all'esterno; chi tentava di sfuggire alla presa, chi tornava a infilarsi tra le scrivanie, i tafferugli sono andati avanti per diversi minuti. Alla fine gli agenti hanno liberato gli uffi ci, costringendo i manifestanti a imboccare le scale e tornare in strada, ma le proteste si sono trasferite all'esterno in via De Gasperi dove c'erano un altro centinaio di persone. È volata una transenna che ha colpito una giornalista. Poi gli agenti hanno caricato e per qualche minuto sono volate botte. Alla fine un agente ha riportato contusioni giudicate guaribili in sette giorni. Le proteste, però, non si sono placate dopo gli scontri: il sit in è andato avanti fino al tardo pomeriggio. E il traffico è impazzito: le code si sono allungate lungo via Marina fino a raggiungere l'uscita dell'autostrada e anche molti dipendenti regionali sono riusciti a raggiungere il luogo di lavoro solo nel pomeriggio. E la conferenza stampa di presentazione dell'attività di telerilevamento aereo per il contrasto ai crimini ambientali, che si doveva tenere oggi, è stata rinviata. Il centro storico è rimasto semi paralizzato per diverse ore. Nel fiume di macchine sono rimaste bloccate anche alcune ambulanze che hanno tentato di farsi strada a sirene spiegate. Alla fine la via è stata riaperta anche se un drappello di contestatori è rimasto nei pressi degli uffici ancora per qualche ora. Ma non è finita: i manifestanti che chiedono la revoca del bando hanno annunciato nuove manifestazioni e nuove iniziative di protesta che andranno avanti, cosi dicono, fino a quando il bando non verrà completamente annullato. Il comitato si batte da tempo contro la norma che impone di realizzare a Giugliano un impianto per bruciare i sei milioni di balle che infestano la Campania. Proteste e cortei hanno convinto il ministro Orlando a insediare presso il ministero una task force che valuterà ipotesi alternative all'inceneritore. Ma la protesta continua e assume, anzi, toni sempre più violenti ed esasperati. In serata sulla pagina Fb del comitato contro l'inceneritore una serie di video e di messaggi nei quali si ricostruivano i fatti della giornata e poi una serie di messaggi inquietanti pieni di minacce nei confronti delle forze dell'ordine e dei media.