Ma Caldoro: 'Con no e proteste non si risolveranno i problemi'
«SOLO con i no e con la protesta i problemi non si risolvono». Dalle dune tossiche della ex Resit di Giugliano, mentre la ribellione all' inceneritore raggiunge i piani alti dell' assessorato regionale all' Ambiente per chiedere il ritiro del bando, Caldoro ammonisce centri sociali e comitati. L' auto del presidente della Regione ha circolato senza lampeggiante nelle strade interpoderali di Giugliano, per arrivare alla megadiscarica di rifiuti tossici le cui fumarole sono state spente da poco. Dopo i disordini in assessorato il commissario Carotenuto e la commissione hanno dato corso alla prima seduta di prequalifica, che doveva valutare se ci fosse qualche manifestazione di interesse per i lavori all' impianto. A presentare la domanda sono state due richiedenti, la Astaldi Termomeccanica e A2A, ed entrambe sono state ammesse al dialogo competitivo. «Niente avvio ai lavori e nessuna aggiudicazione nella gara per il termovalorizzatore di Giugliano», ha sottolineato l' assessore all' Ambiente Giovanni Romano, «ma solo il completamento della procedura per ottemperare a due leggi dello Stato e per dar seguito alle richieste dell' Ue che chiude con le sanzioni la procedura di infrazione a carico di Italia e Campania». Romano ha anche ricordato che il ministero ha istituito un tavolo tecnico con Cnr, Enea e Ispra per individuare un' alternativa all' impianto previsto dalla legge che chiude l' emergenza in Campania. Caldoro intanto andava in sopralluogo alla ex Resit, luogosimbolo del disastro ambientale passato. «Oggi le combustioni non ci sono più - ha detto il governatore - E sono stati fatti tutti i monitoraggi. Il rilevamento è stato esteso nell' area est, ben oltre le discariche. Per ettari ed ettari, quindi, c' è un controllo estesissimo sui pozzi. Sappiamo dove intervenire e tutte le gare per le bonifiche sono state previste». Le discariche abusive a vista, per la Regione, sono un male a cui c' è rimedio, ma diverso è il problema dei rifiuti sepolti, delle dune ormai coperte di verde che potrebbero nascondere insidie più gravi. Qui entra in gioco la bonifica, che richiede ha ripetuto Caldoro - «una legge speciale da emergenza nazionale. Tutt' Italia e tutta l' Europa hanno sversato illegalmente, è accertato, in un' area della Campania pari all' 1 per cento, del territorio regionale, anche se il rilevamento è esteso al 5 per cento del territorio». La Regione lavora a una bozza che è già pronta nelle sue linee guida, dove si propone una proroga al commissariamento per le bonifiche dopo il 31 dicembre. E sulla legge speciale come «segnale di serietà», interviene anche l' assessore regionale all' Agricoltura, Daniela Nugnes che ha visitato l' azienda agricola Egiziaca di Giugliano. «La legge per la bonifica è un aspetto importante- ha osservato - ma da tenere distante e distinto dall' aspetto prettamente agricolo». «Sono una massaia, moglie e padrona di casa: il consiglio che mi pregio di dare, in un momento di allarme così forte, è acquistare i prodotti laddove è possibile ricostruirne la tracciabilità, come nelle grandi distribuzioni, nei grandi supermercati e dal fruttivendolo di fiducia»