Chiaiano divisa, bloccato l’accesso alle cave
Ancora un incontro con i tecnici, ancora mobilitazione generale e presìdi che bloccano la strada della cava, mentre spunta anche un esposto in Procura. A Chiaiano torna la protesta degli irriducibili, anche se il quartiere appare in gran parte rassegnato ad accettare la discarica. Così come a Marano, dove l’emergenza rifiuti sta spingendo tra rabbia e rivolte ad accettare quello che appare il male minore: accogliere i rifiuti nelle cave, con le garanzie date dal sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso. Intanto c’è chi - tra coloro che si oppongono all’apertura della discarica nella ormai ex cava del poligono - sceglie la strada giudiziaria per proseguire nella sua battaglia. Un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli contro il progetto della discarica a Chiaiano è la nuova mossa che i comitati del «no» si preparano a fare. L’esposto sarà illustrato oggi alle 11, nel Palazzo del consiglio comunale, da Carlo Migliaccio presidente della Commissione Ambiente, che ieri aveva annunciato il ricorso alla magistratura. Il sindaco chiarisce subito: «Per quanto riguarda Chiaiano - dice la Iervolino - noi non non c’entriamo più. Bertolaso ha fatto una riunione che mi pare più che soddisfacente per chi vuole ragionare, coinvolgendo i comitati per il no anche nelle modalità di costruzione e gestione della discarica. Poi chi non vuole ragionare o ha venduto il cervello all'ammasso - ha precisato - faccia come crede ma ci sono norme di legge precise su Chiaiano e sul termovalorizzatore e siccome non siamo ancora nella Repubblica di Pulcinella le leggi fino a prova contraria ci sono e si rispettano. E questo - ha concluso - lo deve capire anche qualcuno che non lo capisce» E sempre oggi, nel pomeriggio, è fissato in Prefettura un ulteriore incontro tecnico sulla discarica di Chiaiano. C’è anche un versante politico che in queste ore investe l’emergenza rifiuti: la Campania dovrà restituire allo Stato parte delle somme impiegate per l’emergenza e le modalità della «riscossione» di queste cifre (attraverso minori trasferimenti) verranno stabilite da un decreto del Tesoro. È questa la mediazione sulla quale Pdl e Lega hanno trovato un’intesa sulla questione della copertura del decreto sull’emergenza rifiuti in Campania, prevista all’articolo 17 del provvedimento che sarà oggi all’esame dell’aula di Montecitorio. Il Carroccio, che giovedì scorso aveva mandato «segnali» espliciti di malumore in aula, durante la discussione del provvedimento, facendo anche andare sotto il governo in due votazioni, chiede da tempo che «a pagare non sia il solito Pantalone», ma che gli amministratori locali vengano «responsabilizzati». Dopo una giornata di tensione in aula il relatore del provvedimento Agostino Ghiglia ha proposto al comitato dei nove un emendamento di mediazione, siglato, poi, dalla commissione sul quale dovrebbe esserci domani assenso dell’Aula. «È chiaro che la Lega deve avere fatto quei due voti per ottenere questo», commenta Ermete Realacci, ministro ombra del Pd.