"Via le ecoballe in sette anni senza inceneritore"
«IN sette anni potremmo eliminare le ecoballe di Taverna del Re senza utilizzare gli inceneritori, dando un colpo mortale alle lobby che li sostengono, ma ancora attendiamo una risposta». Raffaele Del Giudice, presidente dell'Asia, lancia il suo j'accuse anche in un video (realizzato dall'associazione UéCap) che sta facendo il giro della rete. Del Giudice parla di "balle" che non hanno nulla di ecologico, accusa i "cecchini del web" e insite nella sua "idea rivoluzionaria" che a detta del numero uno di Asia permetterebbe alla Campania di eliminare i sette milioni d'involucri pieni di spazzatura che si sono ammassati nel corso degli anni.
Del Giudice, in che consiste il suo progetto? «Il nostro non è un progetto, ma un'idea-studio».
Ovvero? «Si deve partire da un'attenta analisi del materiale. Non sappiamo cosa è contenuto in quelle balle, le chiamo così perché di eco hannobenpoco.Nessuno si è mai preoccupato di analizzarle. Per questo come primo passo serve un gruppo distudiosi chepossano effettuare dei carotaggi e studiare quei rifiuti».
E i tempi? «Non dovrebbero essere lunghi. Ma per avviare un procedimento del genere, non si può assolutamente prescindere da un'accurata fase di studio e ricerca sul materiale contenuto nelle balle».
Secondo lei quanto materiale riciclabile contengono? «Sono certo che almeno il 50 per cento del contenuto dei pezzi di Taverna del Re potrebbe essere riciclato».
E quest'operazione dove dovrebbe avvenire? «Negli stir già esistenti, senza la necessità di fare nuovi appalti o portare mori regione le balle. Con un piccolo ammodernamento degli impianti per il riprocessamento si potrebbe recuperare tutto quello che può essere riciclato».
E quanto costerebbe? «Pochissimo».
Sia meno vago. «Secondo me l'adeguamento degli stir verrebbe a costare 30 40mila euro».
Ma non la fa troppo facile? «Propongo uno studio. Parlo di un'idea, si dice che qui al Sud non ne abbiamo e noi ne tiriamo fuori una praticabile e ci insultano».
Continui. Che altro prevede il processo? «Togliendo il 50 per cento del materiale riciclabile, si potrebbe poi utilizzare la tecnica dell'estrusione».
Ovvero? «Un'ipotesi è di trasformare la parte residuale dei rifiuti non riciclabili in brichette, materiale che può sostituire combustibili altamente inquinanti come il carbone».
E quanto tempo ci vorrebbe per eliminare le circa 7 milioni di ecoballe? «Non più di sette anni».
Ma come mai un'idea cosi innovativa, a basso costo e facilmente realizzabile non viene presa in considerazione? «Bello a sapersi. Certamente, se fattibile, quest'ipotesi, che, lo ripeto senza sosta, potrebbe essere messa m atto solo dopo accurati studi da parte dei miglior scienziati italiani, sancirebbe la fine degli inceneritori. Aspetto una risposta dalla Regionee so che il ministro ha istituito un tavolo. Spero che qualcuno prenda in considerazione quest'idea nata qui al Sud».