Bonifiche, sì bipartisan alla legge speciale
La proposta di Caldoro di una legge speciale per le bonifiche trova largo consenso nella coalizione delle larghe intese. Dal Pdl al Pd c'è la condivisione sul fatto che l'emergenza campana sia un'emergenza nazionale alla quale va data una risposta sulpiano legislativo. «AlParlamento e la governo - incalza Caldoro - chiedo unalegge speciale che individui inmaniera concreta le risorse, che indichi un cronoprogramma di interventi. È emergenza nazionale perché lo abbiamo chiesto a voce alta nella sede del consiglio regionale, perché c'è stata l'autorevole presa di posizione del Capo dello Stato. Non può essere lasciata sola la Campania, con i suoi enti locali, a risolvere un problema così grande, causato da tutti». Caldoro ricorda che pezzi interi della regione, circa il 5 per cento del territorio, sono stati «stuprati dalla criminalità orgamzzata» diventando «lo sversatoio di molti Paesi europei e di molte regioni italiane». Di fronte a questo scempio, aggiunge il governatore, la Regione «ha fatto e continuerà a fare la propria parte destinando alle bonifiche tutte le risorse disponibili e spegnendo i fuochi della ex Resit, forse il centro del cancro». Ma è evidente che questo sforzo non basta. Da qui la richiesta di una legge speciale per le bonifiche, emergenza alla quale si collega l'altra grande questione, i roghi nella Terra dei fuochi, «figli di comportamenti illegali e di inciviltà quotidiana», caso che «dobbiamo affrontare noi con i nostri mezzi e con le nostre forze». Un caso che va affrontato anche attraverso un'operazione verità per quanto riguarda i prodotto agroalimentari. «Ci sono irresponsabili prevalentemente fuori dalla nostra regione, che approfittano di queste storie per screditare interi territori. È un dramma, che risolveremo, ma è ». un dramma circoscritto. Giù le mani, e lo dico con fermezza, dalla nostra Campania, dai nostri prodotti», avverte Caldoro che toma sul termovalorizzatore di Giugliano evidenziando che sono allo studio diverse soluzioni. «Ma una cosa è certa, le ecoballe vanno eliminate e ci vuole chiarezza - aggiunge il govematore-.Siprotegge una comunità decidendo, con il sì e non con i no. Chi si opponeatutto fa, spesso involontariamente, il gioco di chi nel passato ha portato la Campania in emergenza». I parlamentari campani assicurano il loro impegno per la legge speciale. Il coordinatore del Pdl Nitto Palma fa sapere che il partito sta già lavorando a un intervento legislativo. «Il problema della bonifica deve essere affrontato con la dovuta celerilà ma ci sia una grande operazione verità che, oltre a circoscrivere la zona interessata, impedisca le strumentalizzazioni tese, perun verso, a danneggiare il settore agroalimentare e, per un altro, di accusare addirittura i cittadini, reali vittime della vicenda, come inerti osservatori». Al testo di legge stanno lavorando i parlamentari del Pdl Carlo Sarro e Paolo Russo. «Non sarà una battaglia di parte», dicono. È favorevole a una legge speciale il deputato del Pd Umberto Del Basso De Caro «a patto - puntualizza - che si conoscano obiettivi, tempi, risorse e non si sprechino fondi». Sostegno anche da Tino lannuzzi. «Bene una legge spedale ma la Regione - dice il deputato del Pd - non si liberi dalle proprie responsabilità, che deve assumersi finalmente fino in fondo a partire dall'utilizzo dei fondi europei per le bonifiche». Aggiunge il segretario regionale Enzo Amendola: «Inutile dividersi su ipotetiche leggi speciali o nuovi commissariamenti: servono atti concreti per partire nel minor tempo possibile con le bonifiche e risolvere le gravi emergenze della Terra dei fuochi». Di bonifica come «priorità nazionale» parla Massimiliano Manfredi. Per Marcello Tagliatetela, deputato di Fdi, la legge speciale «è la strada giusta». Taglia- latela propone, per la gestione dei fondi, il modello utilizzato per il termovalorizzatore di Aceña quando le gare furono gestite dal livello nazionale.