Rifiuti, la rabbia è più forte della pioggia
NAPOLI - Ci vuole ben altro che la pioggia per spaventare la gente della Tena dei fuochi. Quando vedi la morie in faccia, o negli occhi di chi li sta accanto camminare sotto l'acqua è una sciocchezza. Non a casa ieri erano ottomila le persone che hanno percorso sei chilometri da Aversa a Giugliano, per diro no all'inceneritore, no ai rifiuti tossici, sì alle bonifiche. Si alla vita.
Certo, il corteo ha avuto difficoltà logistiche sia per il maltempo sia per coordinare i numerosi gruppi provenienti da tutta la Campania e da parte della Sicilia. Presenti tanti immigrati, riuniti dalle associazioni delle due province. Nonostante gli intoppi alle Colonne di Giugliano si sono aggiunti altri attivisti provenienti da Melito e Sant'Antimo, die hanno aumentato i ranghi, m corteo striscioni colorati e le foto delle tante vittime che il cancro e le leucemie hanno mietuto in queste terre. Nella prosecuzione della marcia sul Corso Campano, nuovi manifestanti provenienti dall'agro aversano e giugliancse si sono aggregati all'imponente massa. Una vittoria per tutto il movimento ambientalista che ha avuto un attimo di scoramento morale nelle prime battute. visto l'esiguo numero di persone riunito alla partenza dalla Stazione Ferroviaria di Aversa alle 16 e 30. L'attraversata della Variante è trascorsa senza problemi, ma la beffa del forte acquazzone si è presentata all'ospedale Moscati, e qui si è dispersa qualche anima. Alla testa del corteo si sono visti il vicesindaco del Comune di Napoli Tommaso Sodano e don Maurizio Patriciello, entrambi convinti sulla necessità di alternative al termovalorizzatore. "La manifestazione di oggi, che fa seguito ad altre iniziative che hanno visto una grande partecipazione dei territori, rinnova al governo la richiesta di risorse adeguate: lapin importante opera pubblica in Campania è infatti rappresentata dalle bonifiche e può determinare anche nuove prospettive occupazionali '', ha detto Sodano. "La volontà popolare è inequivocabile - gli ha fatto eco don Maurizio - Ora devono svegliarsi le istituzioni. Caldoro ha detto che ci vorranno 80 anni per bonificare l'area nord: e stiamo ancora aspettando?" Le difficoltà meteorologiche non hanno scoraggiato gli attivisti che hanno proseguito lungo la via Appia, tra grosse pozzanghere e asfalto scivoloso. Alle porte di Giugliano altri attivisti hanno ingrossato le file della manifestazione, nonostante l'abbandono di alcuni in vista del loro ritomo a casa. Complice la schiarita del délo e l'avvicinarsi della meta, nuove grida hanno animato il corteo: "Senza se, senza ma, a bonifica s'adda ffà, svegliatevi giuglianesi" grida da un'auto una bambina alla testa del corteo munita di megafono. Alle 19:30 l'approdo a Piazza Annunziata, dove è stala allestite una postazione per gli interventi dei relatori e per la musica dei Bindonvillarick, gruppo di percussioni die utilizza rifiuti riciclati. Stefanîa lia letto un documento: "Revocate il bando per l'inceneritore. Altrimenti avrete masse sempre più grandi di popolazione che vi assedieranno. Lo faremo già lunedì, fuori gli uffici del Palazzo della Regione. Organizzeremo un assedio. Saremo in tanti, troppi per fermarci. Se i politici, chiusi nelle loro stanze, nei loro grattacieli, non ci ascoltano, faremo in modo di farci ascoltare". Molto atteso l'intervento di Alex Zanotelli. prelato da sempre in prima linea contro gli se riclii di rifiuti leciti e illeciti: "I politici ci hanno governato queste terre dovranno esse portati in tribunale. Quando i commissa straordinari hanno deciso di andare ali 'inceri rimento e alle discariche hanno obbedito m al popolo ma alle banche, sono loro che ci gu dagno di più con questo sistema. Queste ec balle sono un crimine die pagheranno i cittat ni con la morte. Dovranno essere smaltite con l'inceneritore die producono diossine cause tumori. In una zona come questa, già violenta e martoria, non possiamo accettare altri crimini ".