L'accusa del procuratore Lembo I veleni interrati vengono dal Nord
LO STOP alla vendita prodotti campani per timore siano contaminati dall'inquinamento derivante dall'interramento rifiuti nel napoletano, sarebbe un «paradosso giudiziario», visto che «gran parte dei veleni interrati vengono dal Nord», anche se «è il momento di avviare processi virtuosi di bonifica che coinvolgano tutte le istituzioni e non di concentrarsi solo sulle responsabilità». L'analisi è del procuratore capo di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo, che commenta possibili ripercussioni sull'economia campana dell'inquinamento ambientale nell'area della cosiddetta Terra dei fuochi.
In un incontro a Napoli su sicurezza ambientale ed etica d'impresa, il magistrato ritiene troppo pessimistiche le stime del presidente della Regione, Stefano Caldoro, secondo cui occorreranno 80 anni per completare le bonifiche e, al contempo, invita tutti a «vigilare», affinché «i soldi e le buone intenzioni di cui si parla molto in questi giorni restino, vengano ben impiegati e non svaniscano con l'entusiasmo del momento». Il procuratore Lembo non esclude la possibilità di chiedere alle industrie che hanno inquinato un risarcimento da utilizzare per le bonifiche, ma avverte che «non bisogna illudersi troppo». Della situazione della Terra dei fuochi torna a parlare Caldoro ai microfoni del Tgr Campania. Per il governatore il «dramma dei genitori che hanno perso i figli piccoli per gravissime malattie è anche nostro.
Le bonifiche sono già in corso in moltissimi di quei territori martoriati. L'esempio della Resit è chiarissimo: noi siamo intervenuti lì prioritariamente con un grande finanziamento per bonificare quello che era l'epicentro del sistema inquinato».
Caldoro vuole "interventi immediati ed efficaci" e sottolinea che «la strada che abbiamo indicato è quella giusta anche se ci sarà ancora molto da fare, soprattutto per trovare le risorse necessarie. Uso le stesse parole del Capo dello Stato - aggiunge il presidente della Regione - nella Terra dei fuochi siamo di fronte a un'emergenza nazionale. La Campania per 25 anni è stata aggredita da un sistema di illegalità fatta di rifiuti prevalentemente pericolosi, nocivi, rifiuti speciali che sono stati interrati in alcune aree della nostra regione. Per far fronte a questo disastro, per tutelare la salute dei cittadini e per garantire tutti i prodotti della terra serve una messa in sicurezza dell'intero territorio e disporre delle risorse necessarie. Comprendo i tanti motivi di preoccupazione dei cittadini e noi li dobbiamo rassicurare senza dire cose non vere».