L`allarme delle aziende: rischiamo il fallimento

Camera di Commercio in campo per difendere l'agroalimentare
9 ottobre 2013 - Enrica Procaccini
Fonte: Il Mattino

Sos della Camera di Commercio di Napoli sull'emergenza ambientale della «terra dei fuochi». Maurizio Maddaloni lancia un forte allarme sui danni di immagine che la vicenda rischia «di avere sull'export del nostro agroalimentare e del suo indotto, con buyers intemazionali che storcono il naso davanti al prodotto campano mentre i nostri consumatori ne seguono l'esempio». E mentre l'inquinamento del triangolo dei roghi illegali di rifiuti tossici miete vittime e fa crollare il fatturato delle aziende, la Camera di commercio prova a fare il punto della situazione. L'occasione è offerta dalla presentazione del volume sulla sicurezza alimentare del Consorzio Promos Ricerche, guidato da Ferdinando Flagiello. Ieri mattina l'ente camerale ha cosi riunito intomo a un tavolo esponenti della Regio ne, delle forze dell'ordine, magistrati e responsabili del servizio di medicina pubblica. Un incontro che è servito a confrontare le diverse iniziative in campo per contrastare un fenomeno dal risvolti sociali ma anche economici. Palazzo Santa Lucia, annuncia l'assessore all'Agricoltura Manuela Nugnes, farà partire nelle prossime settimane il censimento dei pozzi per verificare lo stato di salute delle falde acquifere: «Un'attività importante perché queste possono compromettere la qualità dei prodotti coltivati su terreni salubri». Saranno inoltre messi in rete i dati relativi alle analisi di tipo epidemiológico e ambientale. «Un grosso passo avanti - spiega Vito Amendolara, presidente dell'Osservatorio regionale per la dieta mediterranea per attivare un'azione costante di prevenzione a favore dei cittadini». Anche i magistrati sono da tempo in campo per contrastare il fenomeno dei roghi illegali. E stata già costituita una task force con cinque Pm che indagano sui reati ambientali. «Sarebbe paradossale bloccare le vendite dei prodotti campani al Nord dal momento che i rifiuti interrati arrivano proprio da lì», dice il procuratore capo di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo. L'endocrinologa Annamaria Colao ritiene che l'allarme diffuso sia «ingiustificato, ma comprensibile. Dopo un silenzio durato anni, ora c'è una sovraesposizione mediática del caso; ritengo che sia meglio che a parlare sia la scienza». Per frenare il fenomeno è rassicurare i cittadini è necessaria, conclude Flagiello, «occorre puntare anche sulla tracciabilità dei prodotti alimentari».

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