I Rom costretti a vivere nell`immondizia
SONO andato di recente al campo nomadi di via Cupa Perillo abitato da circa 800 Rom per visitare, nella mia attività di sacerdote, alcune famiglie, e ho trovato una situazione insostenibile dal punto di vista dell'accumulo di rifiuti non rimossi da mesi se non da anni. La via di accesso al campo non solo nella prima parte è occupata da sversamenti illegali di materiali di vario genere daparte di estranei al campo, ma successivamente fino alla rotonda do ve si elevano al cielo cumuli di rifiuti anche bruciati, le immo ndizie di vario genere so no talmente dilaganti da impedire il passaggio di automezzi e persone. Eppure è via di transito per i bambini che vanno al vicino istituto scolastico "IlariaAlpi" e alla ludoteca "Il giardino dai mille colori" per attività scolastiche e di animazione. Finora non si era mai verificato un tale degrado eabbandono permancatarimozionedi rifiuti. Si rimane letteralmente scioccati anche per pericoli alla salute degli abitanti e dei cittadini delquartiere. È unfestival della " monnezza", un mare di rifiuti di plastica sversati illegalmente da anni incombe sulle baracche del versante destro, invano denunciato alle autorità competenti ma latitanti se non irresponsabili. Per completezza di rilevazione altre discariche minori sono da segnalare in vari punti del campo con scheletri diauto abbandonate. C'è da vergognarsi di un'amministrazione e di aziende comunali che non assicurano servizi essenziali ai residenti indigeni e allogeni sul territorio. Ci stracciamo le vesti per l'orrore della tragedia di Lampedusa, e intanto lasciamo vivere da decenni nell'immondizia centinaia di Rom serbi rifugiati politici dalle guerre della ex Jugoslavia. Il 18 settembre ho peri'ennesima volta fatto presente dettagliatamente questa situazione al presidente dell'Asia e agli assessori comunali competenti. Naturalmente siamo disponibili come comitati e associazioni a ogni utile collaborazione per restituire condizioni di vivibilità al nostro "prossimo" al di là della strada.