Differenziata, indaga la Corte dei Conti
Il Movimento Cinque Stelle di Napoli ieri mattina ha presentato una denuncia esposto, presso la Procura Regionale della Corte dei Conti, nei confronti del sindaco di Napoli Luigi de Magistris per non aver attuato le direttive europee sulla raccolta differenziata. Il Comune di Napoli avrebbe dovuto raggiungere l'obiettivo del 65% , ma è rimasto invece fermo al 21,20%, come da dati rilevati dall'Orr, Osservatorio regionale dei rifiuti, il che comporta un grave pregiudizio per la salute dei cittadini. Per lo stesso motivo l'Italia ha perso 46 milioni di euro di euro di contributi stanziati dalla Comunità Europea ed è stata condannata al pagamento delle spese di giudizio in quanto il ricorso presentato per ottenere tali fondi è stato rigettato. A ciò va aggiunto che già da diversi anni la tariffa Tarsu ha su bito continui e notevoli aumenti, dovuti proprio alle infrazioni delle direttive europee da parte dell'Amministrazione Comunale di Napoli nella gestione dei rifiuti. Ulteriore nocumento deriva alla cittadinanza dalla mancata messa in opera di soluzioni volte alla riduzione della quantità di rifiuti urbani prodotti, primo passo necessario all'attuazione di un ciclo virtuoso dei rifiuti. In questo senso a nulla sono valse le continue sollecitazioni da parte di cittadini e comitati. Da qui il ricorso alla denuncia presentata questa mattina dal Movimento 5 Stelle alla Procura Regionale della Corte dei Conti. Pochi giorni fa un altro esposto era stato presentato dall'Associazione lotta alle piccole illegalità "Alpi". Il portavoce del sodalizio Manfredi Nappi ha presentato la denuncia anche in considerazione del fatto che in città si è lontanissimi dal 50% di differenziata fissato dalla regione Campania, con un conseguente danno alle casse pubbliche. L'Alpi ha ricostruito in maniera dettagliata la vicenda differenziata a Napoli, spiegando nei particolari come si è giunti a questo punto. "«Palazzo San Giacomo ha ricapitalizzato l'Asia per 43 milioni di euro grazie ad un mutuo acceso proprio per incrementare la differenziata secondo il piano costituito dall'ex presidente Raphael Rossi. Ma in effetti la raccolta non ha mai superato il 25%, e a seguito dell'allontanamento di Rossi e ad altre emergenze sulla raccolta urbana la differenziata si è assestata intorno al 22% e a stento arriverà al 23% per fine 2013. Questi i dati del Sior che l'Alpi ha preso in seria considerazione denunciando lo stato di cose alla magistratura contabile».