Una discarica di veleni sui suoli della Regione
STAVOLTA la discarica nascosta è lunghissima. Almeno tre chilometri. Una striscia di terra a Caivano dove corre la condotta fognaria diretta al depuratore di Acerra realizzata sul terreno della Regione Campania ampio dieci chilometri. Lo scavo che occupa l'impianto è stato riempito di rifiuti speciali. Amianto, pneumatici, residui di altoforni, materiale edile. Ferro, asfalto, legno. E la discarica è nascosta da appena quaranta centìmetri di terreno. Solo per un caso viene alla luce. E nel giro di mezza giornata vengono recuperate trenta tonnellate di rifiuti. Non è questa la cifra da brivido, è invece quella calcolata dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico subito allertati dai colleghi della compagnia di Casoria. I carotaggi degli esperti permettono un calcolo a stretto giro. Sotto quel terreno della Regione Campania ci sono almeno trentasei mila tonnellate di rifiuti speciali e tossici. Numero da capogiro che rimbalza a Roma, dove don Maurizio Patriciello, reduce dall'audizione della commissione Ambiente del Senato, subito si precipita a Caivano e intanto commenta sconsolato: «C'è stato l'intervento di un senatore della Lega, piccato perché ho detto che in Campania sono arrivati i rifiuti dal Nord Italia — ha raccontato — Ma mica lo dico io, andasse a vedere i processi». D'altra parte proprio qualche giorno fa, e proprio a Caivano in località Sanganiello, sotto la coltivazione di finocchi erano stati trovati fusti di solventi e vernici con la scritta "Milano ". Rifiuti dal Nord, presumibilmente. E stavolta? AncoraCaivano,località Omomorto.AncoraTerradeiiuochi.L'i la scoperta casuale. Passano i carabinieri e vedono, sul terreno della Regione, gli operai al lavoro. Manutenzione della condotta fognaria. Hanno scavato, ma per raggiungere l'impianto sono costretti a tirar fuori di tutto. Dall'amianto agli scarti edili. La pattuglia si ferma e chiama il Noe, cominciano i carotaggi, l'area viene sequestrata. Cosa sarà successo? C 'è una prima ipotesi, risale a decine di anni fa, quando venne realizzata la condotta fognaria. La ditta incaricata dall'ente pubblico (che aveva espropriato il terreno) subisce le pressioni della camorra. Che vede in quell'immenso scavo lungo oltre tré chilometri una discarica che si offre inaspettatamente ai loro interessi quanto a traffico di rifiuti. La ditta viene avvicinata, i titolari forse minacciati. Una forma di estorsioneall'incontrario.Nonpagherete il pizzo se ci lasciate riempire il terreno coni nostri rifiuti prima di richiudere tutto. Inevitabile dunque l'apertura delle indagini — con la massima attenzione degli inquirenti, dopo il battesimo del pool di magistrati di tré Procure: Napoli, Napoli Nord e Santa Maria Capua Vetere — per dare«priorità» alle indagini sui rifiuti a illecitamente trattati» e sull'inquinamento ambientale derivante dal "tombamento", soprattutto ad opera della criminalità organizzata, di rifiuti tossici e pericolosi. Proprio come quelli scoperti ieriaCaivano. Nuovo episodio che si aggiunge ai precedenti e che, insieme, diventano un caso. Tanto che la pagina Facebook "La Terra dei fuochi non è sola" raggiunge quota centomila iscrizioni. Moltii nomi dello spettacolo, dello sport, del giornalismo e della musica che adottano online un Comune massacrato dagli sversamenti illegali. Tra i testimonial dell'iniziativa lanciata da "Le Iene" le attrici Barbara De Rossi, Benedetta Vallanzano, il rapper Clementino, il presentatore tv Fabrizio Frizzi, l'olimpionico Clemente Russo, Francesco Facchinetti, Elena Di Cioccio, la miss Italia Giusy Buscemi, Georgia Luzi e Fiorello.