Dalla rete Manifestazioni a Giugliano e a Casal di Principe

Contro rifiuti e veleni mobilitazione online Cortei oggi e domani

27 settembre 2013 - Angelo Lomonaco
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

Brigante Terronista l'ha annunciato su Twitter: «Altro corteo a Giugliano contro la situazione della Terra dei Fuochi. Venerdì 27 settembre». E non è il solo, anzi la mobilitazione anti-rifiuti e anti-veleni, ma per parecchi anche anti-inceneritori, dilaga ovunque nei social network. Lo stesso corteo che si tiene stasera alle 19, anche m preparazione della manifestazione regionale dell'8 ottobre tra Aversa e Giugliano, è intesa in modo diverso dai partecipanti. Che in parte protestano contro i rifiuti tossici che avvelenano il terreno, l'acqua, la frutta. E in parte si scagliano invece contro il termovalorizzatore previsto proprio a Giugliano per smaltire i milioni di ecoballe accumulati nella zona. Cioè contro quella che è intesa dalla Regione come unica soluzione possibile insieme con le indispensabili bonifiche. Sia su Twitter sia nella propria pagina Facebook, per esempio, la Rete Commons parla di «stop al biocidio» e «no all'inceneritore». Luca Abete, invece, twitta: «42 comuni coinvolti e circa i milione e mezzo di persone a rischio! Qualcuno fermerà la Terra dei fuochi?». E i senatori Pd cinguettano: «Su tema Terra dei fuochi è emergenza assoluta».
Su Fb, intanto, Giovanni Natale comunica che «Ï Ccf (Coordinamento comitati fuochi, ndr) è una realtà ormai. Le tante associazioni presenti sul territorio campano, riunite sotto questo logo, attraverso il lavoro dei volontari che operano in esse, fanno sì che il lavoro/lotta del Coordinamento contro i fenomeni dei roghi tossici e lo sversamento illegale di rifiuti tossici e industriali, continui incessantemente e senza risparmi».
Il Comitato Terra dei fuochi e dei veleni rilancia l'appello di padre Maurizio Patriciello su un'altra manifestazione, in programma domani: «Attenzione! Sabato 28 settembre, dobbiamo esserci tutti. Ma proprio tutti. Dove? A Casal di Principe, dove la terra sta vomitando veleni e morte. Ci ritroveremo alle 17 davanti allo stadio comunale. Per gridare il nostro sdegno. La nostra rabbia. La nostra sofferenza. La nostra speranza. Non mancate. Non tiratevi indietro. Non fate i pigri. (...) Avanti, dunque. Senza titubanza. Senza paura. La vostra lotta è faticosa, ma tanto nobile. I nostri figli non dovranno vergognarsi di noi. Tutti a Casale sabato. (...) Senza mai cedere alla violenza. Senza nemmeno offendere qualcuno. La nostra forza è nella volontà e nella ragione. Nell'intelligenza e nell'onestà. Nell'indignazione e nella speranza». In vista del corteo, attraverso Enzo De Leo, ha mandato un messaggio anche Sai Da Vinci pubblicato sulla pagina Facebook «Tutti a Casal di Principe». D testo dice: «Forza ai meravigliosi cittadini di Casal di Principe, vi voglio bene e vi sono vicino con immenso affetto! Sai». Risponde Mimma Tonziello: «Vieni anche tu, ti aspettiamo». Per il cantante replica sempre De Leo: «Purtroppo non può venire». Sebbene in sua assenza, la manifestazione si annuncia affollata.
Il Comitato Terra dei fuochi e veleni, ancora su Facebook precisa: «Niente bandiere, niente sigle, niente comizi ma la volontà di richiamare in maniera netta, decisa e responsabile l'attenzione di tutte le istituzioni a quello che già si sapeva, ma che ora è diventato terribilmente palese. Uno dei più gravi drammi d'Italia». E annuncia: «Al termine della manifestazione, uno studente del posto leggerà il documento elaborato dai tecnici del coordinamento dei comitati».
«Dobbiamo restituire il più alto numero di terreni all'agricoltura, non avremo pace fino a che la Campania non sarà ritornata Felix», affermano un po' dovunque sul web i parlamentari del Movimento 5 Stelle Nugnes, Moronese e Micillo, che hanno chiesto un incontro urgente con il ministro Andrea Orlando al quale «intendono sottoporre personalmente le soluzioni per i problemi più importanti che affliggono il territorio campano, in particolare le province di Napoli e Caserta». Anche le «possibili alternative» all'inceneritore di Giugliano, «soluzioni che da anni sono state elaborate dalla cittadinanza, dai comitati e dagli esperti, e sino a oggi ignorate».

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