Fusti tossici nella Terra dei Fuochi
CASAL DI PRINCIPE Dalla Terra dei Fuochi continuano a venire fuori veleni. Carabinieri, vigili del fuoco e tecnici dell'Arpac e dell'Asl portano alla luce fusti con fanghi industriali e residui metallici in un terreno di via Sondrio, a Casal di Principe: sostanze che, secondo la Procura di Napoli, sarebbero state interrate una ventina di anni fa dalla criminalità organizzata e sulle quali verranno effettuate le analisi per stabilirne l'esatta natura e il livello di tossicità. Decisive le dichiarazioni di un pentito dei Gasatesi, di cui non è stata resa nota l'identità, che ai magistrati della Dda di Napoli aveva raccontato di essere stato l'autore dell'interramento di un quantitativo pari a venti camion. I rifiuti sono stati ritrovati ad una profondità di circa nove metri anche se si è scavato fino alla falda acquifera, distante circa cinque metri dal punto di ritrovamento delle sostanze tossiche. E sono stati prelevati anche campioni di terreno, anche se si esclude la presenza di radioattività. Un ritrovamento tanto più significativo se si pensa che il terreno dove è stato effettuato lo scavo si trova di fronte ad una ludoteca per bambini, che è stata fatta chiudere in via precauzionale per evitare qualsiasi tipo di problema. La zona segnalata dal pentito, tra l'altro, è la stessa che Carmine Schiavone aveva indicato in un'intervista rilasciata nei giorni scorsi. Due armi fa, tra l'altro, gli uomini della squadra mobile di Casería, a dieci metri di distanza dal punto di ieri, aveva trovato alcuni rifiuti sepolti: per questo erano stati denunciati il collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, e il genero Nicola Pezzella. Gli scavi continueranno oggi. Secco il commento del ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando: ééÐ ritrovamento di un ennesimo interramento abusivo nei pressi di Casal di Principe conferma sia la gravita del fenomeno sia il fatto che, a prescindere da dichiarazioni pubbliche più o meno attendibili dei protagonisti di quelle ignobili azioni, l'attività della magistratura e delle forze dell'ordine persegue con continuità e senza sottovalutazioni». Un plauso a carabinieri, ai vigili del fuoco e tecnici dell'Arpac arriva dall'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano: «La Regione ha tutto l'interesse a conoscere la verità. Siamo pronti, come sempre, a fare la nostra parte intervenendo con le operazioni di bonifica già previste nel Piano regionale. È evidente che di fronte ad un possibile aggravarsi del contesto, a seguito degli accertamenti, sarà necessario l'intervento del Governo per eliminare i danni ambientali e garantire la sicurezza dei cittadini. Considerata la sensibilità già dimostrata dal ministro Orlando siamo certi che, in questa eventualità, non saremo lasciati soli». Il Pd campano, attraverso il parla- mentare e segretario Enzo Amendola e i consiglieri regionali Raffaele Topo e Giuseppe Russo chiede la convocazione di una seduta monotematica del parlamentino campano. E il parlamentare, nonché coordinatore campano, di Sel, Arturo Scotto chiede che si muovano le istituzioni «e si proceda rapidamente alle bonifiche». Dal canto proprio, Michele Buonomo, presidente campano di Legambiente, è duro: «Una Campania disseminate di bombe inquinanti dove c'è chi paga con la vita il prezzo diqueste attività criminali e chi si si arricchisce, a cominciare dalla camor ra, ma non solo. Davanti a questo ecocidio, davanti a quel inferno di pattume siamo all'anno zero e di bonifiche nemmeno l'ombra. È ora di decidere da che parte stare: la bonifica è prioritaria, primo punto non più rinviabile dell'agenda politica dove senza più alibi devono essere individuati tempi, risorse e modalità d'intervento per le attività di messa m sicurezza e bonifica». Intanto, un uomo è stato sorpreso dagli uomini del Corpo forestale dello stato mentre, in un terreno a Succivo, appiccava il fuoco a foglie e materiale plastico: è stato sanzionato con una multa di 600 euro.