Il Comune proroga il bando, scontro sul progetto

L`ira di Scampia «Biogas o compost impianto beffa»

La Municipalità: ambiguità nel bando
E il Comune proroga i tempi della gara
Lo scontro «Struttura progettata troppo vicina alle case» La replica: un sistema innovativo
28 dicembre 2013 - Valerio luliano
Fonte: Il Mattino

Il Comune proroga i termini della gara per la realizzazione dell'impianto di compostaggio, ma il quartiere insorge: troppi dubbi, spiega il presidente della Municipalità Angelo Pisani, sulla natura della struttura. Per Pisani non sarebbe chiara la tipologia: biogas o compostaggio? L'impianto di Scampia è il primo dei tre - con Ponticelli e Bagnoli - deputati alla gestione dei rifiuti organici che rappresentano circa il 40% della produzione totale di spazzatura in cit tà. Sulla questione, invece, della Terra dei fuochi ieri si è svolta l'audizione del governatore in commissione Ambiente della Camera: «Occorre modificare e migliorare il decreto», spiega Caldoro.
L'impianto di compostaggio a Scampia si trasforma nel pomo della discordia, provocando le violente proteste da parte dei residenti. E sulla realizzazione gravano numerosi dubbi sollevati dalla municipalità, sul piede di guerra contro il Comu ne e l'Asia. Polemiche anche sulla recente proroga dei termini di scadenza della gara d'appalto. «Il quartiere - tuona il presidente della municipalità Angelo Pisani non può e non deve diventare la pattumiera della futura città metropolitana perché è e deve restare il suo polmone verde più grande». Un at to d'accusa contro l'amministrazione comunale per la scelta di Scampia come sede dell'impianto di trattamento della frazione umida della spazzatura. Ovvero uno dei capisaldi del sistema di gestione dei rifiuti architettato dalla giunta arancione. L'im- pianto di compostaggio è il primo dei tré - i prossimi a Ponticelli ed a Bagnoli deputati alla gestione dei rifiuti organici che rappresentano circa il 40% della produzione totale di spazzatura in città. Con il compostaggio, il Comune punta ad eliminare il trasporto dell'organico fuori regione, che determina un costo di 175 euro a tonnellata. Ma i cittadini di Scampia si considerano bistrattati dalle istituzioni. Nel mirino della municipalità, oltre alla destinazione del sito, anche i meccanismi di funzionamento e la vicinanza dell'impianto alla popolazione. «Sul sito per il trattamento dei rifiuti - prosegue Pisani - si stanno facendo molti errori soprattutto tecnici, tanto da confondere tutti, persinò gli addetti ai lavori. A Scampia è in corso una gara di appalto per la realizzazione di una centrale elettrica a biogas. n progetto prevede una procedura in project financing per la costruzione di un impianto di bio digestione anaerobica finalizzato al recupero di energia elettrica e compost, in Viale della Resistenza, a poca distanza dalle abitazioni». Le finalità dell'impianto vengono criticate anche dagli espo nenti del Movimento 5 Stelle: «il biodigestore spiega la senatrice Paola Nugnes - si fonda sulla produzione di gas e quindi di energia elettrica, che otterrà gli incentivi statali dai certificati verdi, inficiando però la qualità del materiale compostato». Piccata la replica che arriva dall'Asia, in particolare per il riferimento di Pisani alla centrale elettrica: «II trattamento della frazione umida - fanno sapere dall'azienda fa scaturire automaticamente il biogas che viene convogliato in una turbina e produce l'energia elettrica. Si tratta di un sistema tecnologico che in questo momento è il più innovativo al mondo». Dal sito internet del Comune, si apprende che sono stati prorogati di un mese - dal 7 gennaio al 7 febbraio prossimi - i termini di scadenza della gara d'appalto per la costruzione dell'impianto. «Un rinvio dovuto - spiegano da Palazzo San Giacomo - alle richieste di molte aziende nazionali ed intemazionali, a causa della complessità del progetto. Contiamo di poter scegliere tra tante alternative. Dopo 20 anni in cui non è stato prodotto nulla, una proroga di un mese non significa alcunché». In vista della realizzazione del sito, il Comune ha deciso di potenziare la sperimentazione del conferimento degli avanzi di cibo, da parte dei cittadini, nei contenitori marroni. Dai primi giorni del 2014, il sistema investirà, oltre ai 4 quartieri già coinvolti, anche alcune strade del centro cittadino - Piazza Garibaldi, Via Foria e Corso Vitto rio Emanuele tra le più rappresentative - e di Seccavo e Pianura. Circa mille i cassonetti marroni dislocati in città. Per incrementare la raccolta differenziata, sta per essere avviato, inoltre, il sistema del conferimento nei cassonetti grigi nei quartieri di Barra, Pianura e Ponticelli. Nei nuovi contenitori - denominati del «multimateriale pesante» - andranno plastica, carta, alluminio e vetro. Gli operai dell'Asia, infine, sono alle prese con la pulizia delle strade invase dai rifiuti nelle giornate festive. Durante il servizio, un operatore è deceduto sul colpo la sera di Natale, invano soccorso dai colleghi.

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