Il primo cittadino conferma i no ai termovalorizzatori: "A Giugliano non si fa, parlo da sindaco metropolitano"

De Magistris all`attacco di Orlando "Il ministro sa cosa vogliamo, agisca"

Si sfoga anche Caldoro: "Alternative? In giro solo la politica dei no"
11 settembre 2013 - Roberto Fuccillo
Fonte: Repubblica Napoli

«NOI a Orlando un programma lo abbiamo già dato, da tempo». Mentre i venti di crisi sono sempre dietro l'angolo, le istituzioni sono impegnate in queste ore più che altro a rinfacciarsi a vicenda la responsabilità nei buchi del sistema. Cosi il sindaco Luigi de Magistris parte direttamente all'attacco del ministro Andrea Orlando. Quest'ultimo aveva chiesto eventualisoluzionialternative.parlando in particolar modo del contestato impianto di Giugliano. Messaggio rivolto soprattutto alla Regione. Ma, ascanso di equivoci, de Magistris oggi dice al ministro che in Comune le idee le hanno chiare, e da tempo. «Lui torna spesso sul tema del programma - dice il sindaco - Vuoi dire che glielo manderemo in posta certificata». Una polemica perfino sopra i toni rispetto a quanto dichiarato lunedì da Orlando. Ma che va capita alla luce del fatto che proprio lunedì era saltato l'ennesimo appuntamento fra i due, mentre Orlando era andato a far visita a Stefano Caldoro in Regione. Per poi concludere la serata, a Bagnoli, con una freccia avvelenata al sindaco che ha perso la fiducia degli elettori in appena due anni. Cosi de Magistris comunica a Orlando, e forse all'intero Pd che sta stu diando il dopo-de Magistris, che senza di lui sarà difficile fare qualsiasi cosa, compreso l'impianto per Giugliano. Perché «parlo come sindaco della città metropolitana di Napoli. In quell'area l'inceneritore non si deve fare, perché è statagiàmassacrata». Insomma, seil Pd conta di fargli terra bruciata a Napoli, de Magistris rilancia, facendo sapere che a breve la sua competenza si estenderà oltre la stretta cinta daziaria del capoluogo. E, mentre con una mano toma a chiedere un incontro "ad horas" su questi temia Orlando, con l'altra invita invece il governo a seguire le tracce dell'altro ministro, il beriusconiano Maurizio Lupi, che proprio lunedì ha chiuso con lui e Caldoro l'accordo sulla metropolitana. «Orlando - conclude il sindaco - deve ascoltare le nostre esigenze, ci mettano in condizione di dimostrare che si può fare il ciclo dei rifiuti senza inceneritori e senza discariche. Su questo voglio parole più chiare. A cominciare dal fatto che aspettiamo dal ministro che ci consegni, insieme alla Regione, quell'area dove altri volevano fare l'inceneritore, che non consentiremo mai». Se de Magistris sente puzza di bruciato, anche Caldoro non ha molto gradito il fatto di ritrovarsi di nuovo oggetto di richieste di alternative al piano. Così ieri ecco il governatore sfogarsi su Facebook: «Sia ben chiaro. Con una soluzione migliore e realizzabile, compatibile con le scelte dell'Europa e del Parlamento, siamo pronti a sostituire il termo valorizzatorc per le ecoballe, come abbiamo sempre detto e scritto. Siamo dalla parte dei cittadini, ma con soluzioni. Non è con la politicadei no, che inganna enonrisolve i problemi, ma con scelte chiare che si difendono le comunità e si rispetta l'ambiente». Insomma, a Orlando che aveva affermato non essere di sua competenza la pianificazione, Caldoro ricorda che fin qui nessuno, neanche al governo, ha portato uno strascico di proposta. E naturalmente, mettendo in croce la "politica dei no", manda a dire che altrettanto vale per tutti i movimenti e gli Erri De Luca che oggi sfileranno di nuovo contro un impianto senza il quale nessuno sa cosa fare delle ecoballe.

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