Dall'ex Italsider al litorale domizio-flegreo. Ieri summit tra il ministero, Regione e sindacati

Bonifiche, il piano del governo per la Campania

10 settembre 2013 - Ciro Crescentini
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - L'esecutivo nazionale guidato da Enrico Letta sarebbe pronto per attuare un piano per la bonifica e alla valorizzazione delle "aree dismesse industriali" di Napoli e della Campania, inquinate e abbandonate, riconosciuti dallo Stato come siti di interesse nazionale. Pronto un programma di riqualificazione con l'obiettivo di realizzare una reindustrializzazione ambientale ecosostenibile per lo sviluppo delle aziende 'pulite'. Un programma redatto dall'ex ministro dell'ambiente Corrado Clini componente del governo di Mario Monti. Ð piano punta a recuperare e a reindustrializzare: le aree raffinerie Napoli Est, ex Italsider ed ex Eternit di Bagnoli, ex discarica rifiuti di Pianura (Napoli), il bacino del fiume Samo e litorali Domizio Flegreo e Agro Aversano. Previsti investimenti di oltre un miliardo di euro. Le aree industriali dismesse napoletane sono molto appetibili, secondo i tecnici del ministero, e c'è una lista importante di aziende che vogliono investire in tecnologie innovative, in chimica verde, fonti energetiche rinnovabili e logistica a basso impatto ambientale. Gli interventi potrebbero essere gestiti da un'agenzia speciale nazionale che avrebbe il compito di gestire la transizione verso una nuova fase, coinvolgendo diversi soggetti istituzionali, dalle istituzioni locali all'Autorità Portuale fino ai privati. Una struttura, che consentirebbe di accoroiare i tempi di una riconveisione delle aree dismesse verso attività economiche innovative. Secondo alcune indiscrezioni, il ministero sarebbe orientate a proporre ai responsabili degli enti locali e delle istituzioni, la sottoscrizione di un accordo di programma individuando come obiettivi principali la bonifica dei tenitori degradati o dismessi, il disinquinamento dei siti incoraggiando lo sviluppo di attività sostenibili dal punto di vista ambientali. I cinquantasette siti di interesse nazionale sono riconosciuti dallo Stato m base alle caratteristiche del sito, agli inquinanti e alla loro pericolosità, al rilievo dell'impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, e di pregiudizio per i beni culturali e ambientali. Ieri si è tenuto un vertice, a Palazzo Santa Lucia, tra il governatore Stefano Caldero, il Ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, l'assessore al Lavoro, Severino Nappi e l'assessore all'Ambiente, Giovanni Romano, per discutere dei temi dell'ambiente. Nel corso del tavolo con i sindacati confederali: Una Lucci (Cisl), Anna Rea (Uil), Alfonso Viola (Cgil) e Vincenzo Perniano (Ugl) sono stati affrontate le tematiche relative al polo ambiente e al riddino delle partecipate, alle bonifiche e al termovalorizzatoie. I fondi, quindi, d saranno e l'impiantistica sarà realizzata. Su tutti problemi affrontati si è riscontrata piena sintonia tra Regione, Ministero e parti sociali ed stato già concoidato un incontro, per il prossimo 25 settembre presso il Ministero dell'Ambiente, "per disaltere della riorganizzazione del polo ambientale e delle partecipate", fanno sapere dalla Regione. Ieri durante la visita del ministro a Bagnoli ci sono state anche contestazioni dei movimenti ambientalisti del capoluogo.

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