Affissi in città: "Caldoro assassino". Solidarietà bipartisan al presidente

Astir, manifesto shock contro Caldoro

Ma i lavoratori negano. E la Digos denuncia per volantinaggio 7 Bros
3 settembre 2013 - Bianca De Fazio
Fonte: Repubblica Napoli

"ASSASSINO". Sui manifesti affissi in città accanto alla scritta la foto del presidente della Regione Stefano Caldoro. E compare anche la parolaAstir, società della Regione i cui lavoratori sono stati licenziati. I quali negano un loro coinvolgimento nella realizzazione e nell'affissione dei manifesti. Scatta la solidarietà bipartisan al presidente. E inseratalaDigos denuncia sette Bros per alcuni volantini che riproducono il manifesto.
IL LICENZIAMENTO collettivo è già avviato. Per i 562 lavoratori dell'Astir rimasti, daluglio, anche senza cassa integrazione. E la società regionale che avrebbe dovuto assorbirli, Campania Ambiente, pur essendo costituita da quasi due anni è nelle secche di un programma quadro, con il governo nazionale, che tarda a vedere la luce. L'amministratore unico della m house regionale Campania Ambiente, il senatore ed ex questore Franco Marrano, non è neppure detto che resti al suo posto: giovedì l'assemblea dei soci dovrà decidere se riconfermarlo. «Ma temiamo che il licenziamento collettivo dalla società regionale Astir, interrompendo il rapporto di lavoro con la Regione, ci faccia perdere la possibilità di essere assorbiti in Campania Ambiente» spiega il sindacalista Pasquale Trammacco (Cgil). Che nega, anche a nome delle altre sigle sindacali presenti in Astir, la paternità dei manifesti comparsi ieri mattina con scritto: «Caldoro assassino». Firmato: Insorgenza popolare. «E se c'è la foto di una manifestazione dell'Astir, questo non vuoi dire che i manifesti li abbiamo voluti noi. Anzi». Piuttosto i lavoratori della società regionale proprio ieri hanno scritto al governatore Stefano Caldoro e al prefetto Francesco Musolino. Ehanno organizzato una veglia alle porte di palazzo di Santa Lucia, dedicata al collega morto suicida qualche settimana fa. «La solitudine del lavoro — è il titolo del sit in — veglia in memoria di tutti i lavoratori lasciati soli di fronte alla crisi». Eia crisi, peri dipendenti Astir, si è acuita quando, a luglio, la curatela fallimentare ha sospeso la cassa integrazione in deroga, facendo appello a cavilli giuridici ed economici. Perrisolverei quali, ora, i lavoratori hanno scritto a prefetto epresidentedellaRegio- ne. Al primo chiedono di convocare ad horas, m prefettura, «un tavolo congiunto tra curatela fallimentare, Regione, Campania ambiente e organizzazioni sindacali, prima della conclusione della procedura dilicenziamento in corso». A Caldoro rivolgono «un ulteriore accorato appello» perché sia innanzitutto sciolto il nodo della cig in deroga («basterebbe unimpegno di 300 mila euro della Regione, da qui a dicembre») epoisiaawiataapiena operatività Campania Ambiente in progetti «che trovano copertura nellerisorseCipedel21 dicembre 2012 (42 milioni di euro)». «Resta m suo potere — scrivono i dipen- denti Astir — la possibilità di un intervento risolutivo, capace almeno di offrire un minimo di respiro immediato a 55 famiglie reduci da 2 anni terribili». Ma il dialogo è minato dai manifesti contro lo stesso Caldoro. Poster che guadagnano al presidente la solidarietà del Consiglio regionale: tutti i gruppi stigmatizzano «l'aggressione verbale contenuta in un indegno manifesto». Mentre il coordinatore regionale del Pdl, Francesco Nitto Palma, esprime «totale vicinanza a Caldoro per l'ignobile aggressione verbale subita. Inaccettabile attribuirgli la responsabilità per quanto ac cade ai lavoratori Astir. Nessuno più di lui si sta impegnando per trovare una soluzione a un problema enonne, come quello rappresentato da questa partecipata, ereditato dal passato». E l'assessore regionale al Lavoro, SeverinoNappi,aggiunge:«Nonèla prima volta che un tema delicato come il lavoro diventa strumento per gli strateghi della tensione. La verità è che anche nella vicenda complessa di Astir abbiamo garantito sostegno. In questi anni abbiamo messo in sicurezza decine di migliata di lavoratori, dimostrando che la Campania non è più disordine amministrativo e carrozzone clientelare». In serata la Digos ha denunciato 7 Bros p er alcuni volantini esatta riproduzione del manifesto contro Caldoro. Continuano le indaginiper l'identificazione degli autori del manifesto.

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