Volantini anti Caldoro, denunciati sette Bros
Una foto del governatore Caldoro in primo piano e una scritta pesantissima: «Assassino». È il manifesto che ieri mattina tappezzava i muri di Napoli, a «firmarlo» sarebbero stati i dipendenti dell'Astir, la società regionale per le bonifiche dichiarata fallita circa due mesi fa. Sul manifesto c'è anche una foto dei dipendenti dell 'Astir in corteo e un testo che fa riferì mento al suicidio di un lavoratore della società, un giovane di Casola, Evangelista Coppola, che si tolse la vita il 10 agosto. Il manifesto reca in alto a sinistra il logo di «Insorgenza popolare». Sul caso indaga la polizia. Ieri mattina c'è stato un colloquio telefonico tra Caldoro e il questore Luigi Merolla; nel pomeriggio la Digos ha identificato e deferito all'autorità giù diziaria sette disoccupati del movimento precari Bros Organizzati. Si tratta di sette tra i manifestanti cheal termine del corteo svoltosi m mattinata avevano distribuito decine di volantini esatta riproduzione del manifesto contro Caldoro. L'accusa è di diffamazione e oltraggio ad un organo politico. Sono in corso le indagini finalizzate all'identificazione degli autori del manifesto. Nel frattempo, stando a quanto emerge da fonti investigative, il suicidio del dipendente dell'Astir non sarebbe legato alle vicende occupazionali del giovane ma a motivi personali. La circostanza sarebbe stata confermata proprio ieri mattina ai carabinieri dai genitori e da altri parenti del ragazzo. Un elemento che va ribadito per evitare che il dramma del giovane venga strumentalizzato e legato ai manifesti contro Caldoro. Ð governatore è amareggiato. Palazzo Santa Lucia ricorda che per sei mesi è stata pagata la cassa integrazione ai lavoratori dell'Astir, pagamenti interrotti due mesi fa dalla curatela fallimentare. Caldoro ieri ha ricevuto la solidarietà delle forze politiche, seppur con qualche distinguo da Pd e Psi. E non manca una polemica tra la Regione e il Comune per una frase del sindaco di Napoli Luigi de Magi strische in una intervista al Tg3 Campania ha rivendicato il merito, «nonostante l'attuale momento drammatico, di non aver licenziato nessun dipendente a differenza di altri enti, come ad esempio la Regione». Parole apparse stonate e intempestive a Palazzo Santa Lucia. «Le dichiarazioni di de Magistris sono un misto di superficialità, incompetenza e, pronunciate oggi (ieri, ndr), anche una dimostrazione di irresponsabilità. Vorrei ricordare che, specie in un momento così difficile per il Paese e per il Mezzogiorno, puntare il dito su qualcuno vuoi dire esporlo a rischi, anche personali. Pronti ad ogni autocritica, ma o il sindaco ci dice chi abbiamo licenziato oppure ci chieda scusa», è la dura replica dell'assessore al Lavoro Severino Nappi. Il sindaco non chiede scusa, anzi l'assessore Enrico Panini sottolinea che le parole di de Magistris «non sono il frutto ne di superficialità ne di incompetenza ma soprattutto non sono irresponsabili». Si tratta, sostiene Panini, di parole, «relative al tema del lavoro, che il sindaco pronunciada tempo e che, quest'oggi, sono state rilasciate prima di venire a conoscenza» dei manifesti contro Caldoro, verso cui il sindaco el'intera giunta esprimono «lamassima solidarietà umana, rigettando il manifesto e l'uso di parole inaccettabili». L'ufficio stampa di Palazzo San Giacomo ribadisce poi che il sindaco esprime a Caldoro «vicinanza personale». Il Pdl con il coordinatore regionale Nitto Palma condanna il manifesto ed esprime «totale vicinanza a Caldoro per l'ignobile aggressione verbale subita». «Nessuno più di lui - aggiunge Palma - si sta impegnando per trovare una soluzione a un problema enorme ereditato dal passato». Solidarietà a Caldoro dalla conferenza dei capigruppo del consiglio regionale. «Manifesto indegno, un'aggressione inaccettabile», è la posizione unanime dei gruppi. «Le legittime rivendicazioni dei lavoratori non devono mai scadere nei toni», aggiunge il capogruppo di Fli Luciano Passariello. Il Pd condanna l'aggressione. «L'utilizzo della violenza è inaccettabile sempre e comunque», dice Peppe Russo. Antonio Marciano, pur condannando l'episodio di violenza, defini see «assente» la Regione sulla vicenda Astir. «Pesano due anni di impegni sottoscritti a cui è seguito il nulla», osserva il consigliere del Pd. Mentre l'ex assessore al Lavoro Corrado Gabriele, oggi Psi, è ancora più critico. «La solidarietà espressa a Caldoro dice - nasconde e rischia di far passare di nuovo in secondo piano la vera emergenza sociale, fatta da 463 persone senza lavoro e senza più ammortizzatori sociali». Accuse che Nappirespinge. «In questi anni - ribatte l'assessore - abbiamo messo in sicurezza decine di migliaia di lavoratori dimostrando che la Campania non è più disordine amministrativo, carrozzoni clientelari e pressappochismo. Non è la pri ma volta, nella difficile storia di questo Paese, che il tema del lavoro diventa strumento per gli strateghi dellatensione. La verità è che anche sull'Astir abbiamo sempre garantito sostegno».