Termovalorizzatore. Napoli est o Agnano oggi la scelta definitiva
23 giugno 2008 - Dario Del Porto
Fonte: Repubblica Napoli
Il responso dei tecnici dovrà essere consegnato entro la giornata di oggi al sindaco Rosa Russo Iervolino, poi l´amministrazione dovrà individuare l´area prescelta per la realizzazione del quarto termovalorizzatore previsto dal piano Bertolaso.
Oltre a quelli previsti ad Acerra, Salerno e Santa Maria la Fossa, il governo vuole un inceneritore anche a Napoli. E accanto all´ipotesi di costruire l´impianto nella periferia Est della città, si sta valutando anche un´altra possibilità, quella che porta ad Agnano, e in particolare nella zona di via Scarfoglio che si trova alle spalle del cinema "Duel".
Ma dinanzi a questa eventualità, il presidente della decima municipalità, Giuseppe Balzamo, del Pd, frena e attacca la classe dirigente del suo schieramento: «A differenza di quanto hanno fatto esponenti del mio stesso partito come Anna Cozzino (presidente della sesta municipalità, nella cui competenza ricadono i quartieri di Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio) io non alzo barricate. Resto però perplesso - sottolinea Balzamo - perché ai primi di giugno abbiamo ricevuto una lettera del vicesindaco nella quale si assicurava che mai sarebbe stata prescelta la zona di Bagnoli per questo impianto».
E non conta, secondo Balzamo, la lettura in base alla quale scegliendo Agnano non si toccherebbe Bagnoli. «È un discorso che non sta in piedi. E comunque, ripeto, non sono pregiudizialmente contrario ad alcuna soluzione. Preferisco - prosegue il presidente della decima municipalità - impostare il ragionamento in maniera differente: mi sembra di assistere a un´amministrazione che lavora alla giornata e cambia idea a seconda delle pressioni o delle sollecitazioni che riceve. Questo è il mio più grande rammarico». Sul nodo dell´inceneritore, Balzamo evidenzia: «La nostra municipalità ha già detto sì alla costruzione di un impianto di compostaggio, aggiungervi il termovalorizzatore sarebbe davvero troppo. Piuttosto, dovrebbero decidersi, una volta per tutte, sulla destinazione che intendono dare al nostro territorio. Agnano è una zona termale, la Regione ha finanziato con risorse cospicue i progetti di recupero delle terme, per Bagnoli si parla da anni di un recupero in senso turistico della zona, adesso invece sembra che si voglia tornare a una vocazione industriale. Tutto questo mi lascia attonito anche perché solo qualche giorno fa ho incontrato a Palazzo San Giacomo l´assessore Nicola Oddati il quale mi ha confermato che il cuore del Forum delle Culture in programma a Napoli nel 2013 si svolgerà proprio nell´area di viale Giochi del Mediterraneo, dunque proprio a ridosso di dove dovrebbe essere realizzato il termovalorizzatore». Anche Antonio Lenci, consigliere della Municipalità eletto con la Margherita e poi entrato a far parte del Pd, scuote il capo dinanzi al progetto: «L´area di Agnano vive già una profonda mortificazione, perché da troppo tempo appare abbandonata a se stessa. Questa soluzione avrebbe come unico risultato quello di umiliare ulteriormente la popolazione. Senza dimenticare le difficoltà di carattere tecnico, la presenza della Tangenziale e di molte industrie. La gente non capirebbe».
Oltre a quelli previsti ad Acerra, Salerno e Santa Maria la Fossa, il governo vuole un inceneritore anche a Napoli. E accanto all´ipotesi di costruire l´impianto nella periferia Est della città, si sta valutando anche un´altra possibilità, quella che porta ad Agnano, e in particolare nella zona di via Scarfoglio che si trova alle spalle del cinema "Duel".
Ma dinanzi a questa eventualità, il presidente della decima municipalità, Giuseppe Balzamo, del Pd, frena e attacca la classe dirigente del suo schieramento: «A differenza di quanto hanno fatto esponenti del mio stesso partito come Anna Cozzino (presidente della sesta municipalità, nella cui competenza ricadono i quartieri di Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio) io non alzo barricate. Resto però perplesso - sottolinea Balzamo - perché ai primi di giugno abbiamo ricevuto una lettera del vicesindaco nella quale si assicurava che mai sarebbe stata prescelta la zona di Bagnoli per questo impianto».
E non conta, secondo Balzamo, la lettura in base alla quale scegliendo Agnano non si toccherebbe Bagnoli. «È un discorso che non sta in piedi. E comunque, ripeto, non sono pregiudizialmente contrario ad alcuna soluzione. Preferisco - prosegue il presidente della decima municipalità - impostare il ragionamento in maniera differente: mi sembra di assistere a un´amministrazione che lavora alla giornata e cambia idea a seconda delle pressioni o delle sollecitazioni che riceve. Questo è il mio più grande rammarico». Sul nodo dell´inceneritore, Balzamo evidenzia: «La nostra municipalità ha già detto sì alla costruzione di un impianto di compostaggio, aggiungervi il termovalorizzatore sarebbe davvero troppo. Piuttosto, dovrebbero decidersi, una volta per tutte, sulla destinazione che intendono dare al nostro territorio. Agnano è una zona termale, la Regione ha finanziato con risorse cospicue i progetti di recupero delle terme, per Bagnoli si parla da anni di un recupero in senso turistico della zona, adesso invece sembra che si voglia tornare a una vocazione industriale. Tutto questo mi lascia attonito anche perché solo qualche giorno fa ho incontrato a Palazzo San Giacomo l´assessore Nicola Oddati il quale mi ha confermato che il cuore del Forum delle Culture in programma a Napoli nel 2013 si svolgerà proprio nell´area di viale Giochi del Mediterraneo, dunque proprio a ridosso di dove dovrebbe essere realizzato il termovalorizzatore». Anche Antonio Lenci, consigliere della Municipalità eletto con la Margherita e poi entrato a far parte del Pd, scuote il capo dinanzi al progetto: «L´area di Agnano vive già una profonda mortificazione, perché da troppo tempo appare abbandonata a se stessa. Questa soluzione avrebbe come unico risultato quello di umiliare ulteriormente la popolazione. Senza dimenticare le difficoltà di carattere tecnico, la presenza della Tangenziale e di molte industrie. La gente non capirebbe».