Rifiuti, contro i veleni occhi elettronici e sacchetti tracciabili

Telecamere e sacchetti «parlanti» nuove regole contro i roghi di rifiuti

Sì del governo al Sistri: obblighi per le aziende, sette mesi per adeguarsi
28 agosto 2013 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

 

'Vìa al Sistri, il contestatissimo sistema di monitoraggio dei rifiuti speciali che doveva partire già quattro anni fa, ma che dopo una serie di rinvii è finito nell'aprile scorso al centro di una complessa vicenda giudiziaria. L'ultimo consiglio dei ministri ha deciso che da ottobre il monitoraggio telematico si applicherà ai gestori di rifiuti pericolosi e non anche ai produttori. Per questi il via è previsto a partire dal prossimo mese di marzo. Perla Campaniaè confermata una norma speciale già contenuta nel precedente piano: nella regione bisognerà seguire via satellite anche i rifiuti urbani e non solo quelli speciali e pericolosi. Per ricostruire l'intera vicenda bisogna fare qualche passo indietro: le direttive comunitarie, spiega una nota dello stesso ministero per l'Ambiente, impongono agli Stati mèmbri un sistema di tracciabilità dei rifiuti, dalla fase di produzione a quella di smaltimento, per i produttori, gestori, enti e imprese di che gestiscono rifiuti, pericolosi e non. Le stesse direttive non specificano se il sistema di tracciabilità debba essere informatico o cartaceo. Nel 2009, su iniziativa dell'allora ministro dell'Ambiente Prestigiacomo, l'Italia ha deciso di adottare il Sistri, un sistema tecnologico affidato alla società Selex che però di rinvio in rinvio non è mai decollato anche per l'opposizione delle imprese che avrebbero dovuto sopportarne i costi. L'ultima data prevista era il primo ottobre 2013. Per tentare di rispondere a Bruxelles e di non perdere tutto il lavo ro fatto il ministro Orlando ha tentato di semplificare il piano m maniera da ridurre progressivamente i costi per gli utenti, senza intaccare il necessario meccanismo di controllo. Il progetto resta dunque affidato alla Selex, la ditta vincitrice dell'appalto e poi coinvolta dall'inchiesta giudiziaria, che lo dovrà gestire attuando alcune innovazioni. n Sistri, infatti, dal primo ottobre partirà solo per i gestori di rifiuti pericolosi e non anche per i produttori degli stessi. Dai 70 mila previsti, il sistema interesserà cosi alla sua partenza i 17 mila utenti che trattano i rifiuti a maggior riscMo. Per i produttori di rifiuti pericolosi il Sistri partirà invece il 3 marzo 2014 in maniera da consentire ulteriori semplificazioni da studiare, con possibilità di ulteriore proroga di sei mesi se a tale data le semplificazioni non saranno operative. Per gli enti e le imprese intermediarie di rifiuti non pericolosi si mantiene per ora il sistema dei registri cartacei, demandando ad un decreto ministeriale da adottarsi entro il 3 marzo 2014 la individuazione di ulteriori categorie tenute ad aderire. In Campania, vista la specificità delle norme, si partirà il 3 marzo 2014. La norma prevede inoltre una semplificazione del sistema, non ancora specificata, che andrà fatta tenendo conto delle esigenze manifestate dagli utenti e della evoluzione tecnologica. La normativa prevede nello stesso tempo che l'abbassamento dei contributi da parte degli utenti sia direttamente correlato alla riduzione dei costi conseguita dalla società concessionaria. Alla partenza della nuova disciplina si prevede una moratoria dell'applicazione
delle sanzioni per le violazioni meramente formali.
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