Rifiuti, flop differenziata in città
NAPOLI. Strade sporche e "sacchetto selvaggio" m periferia. Da Scampia a Ponticelli, passando per San Giovanni a Teduccio e Pianura, non mancano le denunce dei cittadini che lamentano la presenza di vere e proprie discariche in strada. Una realtà che si scontra con quella descritta dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris che ha assicurato: «La città è pulita». Intanto, proprio sulla differenziata, punto di forza dell'amministrazione comunale, i dati dell'osservatorio regionale sui rifiuti rivelano che la raccolta è ferma al 21 %.
Rifiuti, blatte e topi. Napoli è una città sporca. Ai bordi dei marciapiedi, agli angoli delle strade, nelle piazze, si trovano rifiuti di ogni genere. L'emergenza, quella di qualche anno fa, è lontana, ma complice la torrida estate di quest'anno scatta l'allarme per l'invasione di topi e blatte. Erbacce, rifiuti ingombranti, buste di spazzatura depositate agli angoli delle campane per la raccolta differenziata, sacchetti di immondizia indifferenziata e cartoni adagiati a terra, lungo le strade dello shopping partenopeo. Non ci sono soltanto le strade della periferia, le ben più tristemente note zone di Chiaiano, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio e Pianura dove regnano gli sversamenti selvaggi. L'incuria, l'assenza di spazzamento e soprattutto l'inciviltà di qualche partenopeo la fa da padrone anche nel "salotto buono" partenopeo e in centro. Non c'è bisogno dell'emergenza rifiuti, delle cataste lunghe c
hiilometri e alte svariati metri, per rendersi conto che l'immondizia non è mai sparita. Perché il problema della spazzatura, dei rifiuti che campeggiano sotto il sole e sotto gli occhi di tutti, sembra non essere più legato all'emergenza, alle politiche di smaltimento dei rifiuti o alle discariche piene. Quella della spazzatura è un problema che tocca il comportamento di tutti cittadini, che nel vivere questa città non la rispettano. E di coloro che, pur avendo i mezzi, non fanno rispettare le leggi. I rifiuti si buttano per tena, possibilmente più lontano da dove viviamo. Si proclama l' accettazione per la raccolta differenziata, ma molto più spesso di quanto sembra, nessuno ha la pazienza nel tenere il proprio sacchetto ßç casa, ad spettare il giorno stabilito per la raccolta, e appena può lo getta in strada. I rifiuti invadono le strade della periferia, da Ponticelli a San Giovanni, fino all'area nord di Napoli con Scampia e Chiaiano.
Montagne di rifiuti di ogni tipo, amianto incluso, campeggiano all'esterno del campo rom di via Brecce a Sant'Erasmo. Stesso discorso a via Argine dove qualche anno fa c'era un campo nomadi e adesso, invece, tra le case campeggia uno striscione che indica la presenza di videocamere per riprendere i "lanciatori" di sacchetti. Rifiuti anche in via Duomo, all'esterno della chiesa delle suore Sacramentine. Strade sporche alla Stazione centrale, nelle traverse di piazza Garibaldi e rifiuti agli angoli di via Galileo Ferraris e via Gianturco. Cassonetti rovesciati davanti all'hotel Magri's, in via Ferraris e anche in via Campegna. Materassi e suppellettili, invece, sono presenti all'esterno del museo Madre di via Settembrini. A nulla, insomma, sono servite le rassicurazioni del sindaco che, proprio in questi giorni, ha scritto su Twitter: «Prima di diventare sindaco Napoli con fiumi di soldi era piena di rifiuti, con noi, senza soldi, no rifiuti, no discariche e non inceneritori». In realtà, i rifiuti restano, così come dimostrato anche dalle continue denunce di cittadini delle varie Municipalità. Non ultime le segnalazioni dei Verdi che, proprio a Ponticelli, hanno immortalato un motoscafo abbandonato tra i rifiu